Con questa sentenza la Cassazione ha chiarito che "anche lasciare il padre anziano da solo può costituire un'ipotesi di abbandono di persone incapaci" e può essere penalmente sanzionata. L'art. 591 al comma 1 recita: "Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.

"Ebbene con la sentenza su citata, per la Cassazione, il reato di cui all'art.

591 è integrato quando si pongono in essere condotte contrarie all'obbligo giuridico di cura, a colui che spetta e si accerti un pericolo per il soggetto trascurato.

E' da qualche decennio che la solitudine degli anziani non è più un'eccezione. In una società che si è sempre più sviluppata esaltando il consumo, la produttività, la velocità, al giovane, al bello, a dimenticare la saggezza e l'esperienza, si era posto recentemente un recupero parziale con i nonni walfare e le nonne baby sitter. Ora la cassazione è intervenuta con una sentenza che pone, evidentemente, l'esigenza del recupero di una dignità antica. L'obbligo previsto dalla legge non è solo materiale ma anche, e sopratutto, di assistenza morale.

Ai figli affettivamente distratti non sarà più sufficiente tirare dalla tasca i soldi, un assegno, o magari porre l'anziano in una struttura a 5 stelle, per esimersi dall'impegno..Rimane comunque l'amarezza che il rispetto, per chi ci ha cresciuti, debba essere imposto per legge, resta l'amarezza che si tratta di un vuoto legislativo finalmente colmato, che non riguardava i bambini, e ci mancherebbe, ma che aveva già trovato da tempo una soluzione per gli animali domestici, cani e gatti lasciati soli ad agosto. In ritardo ma ora la legge è arrivata, per tutelare gli anziani e per chi avesse il coraggio ancora di chiederselo, in questo caso, il divieto di abbandono per i nonni, non vale solo d'estate!