Come 22 funghi nati inaspettatamente nel grande prato di erba avversaria della sinistra si sono trovati in un meeting storico. Mai tanti sindaci di centrodestra si erano riuniti a parlare delle proprie città, delle proprie esperienze. Lo spirito che ha aleggiato è quello di tanti Pierini che hanno piantato un dispetto in città che dire monolitiche è appellativo morbido.
I Pierini inattesi
Una aria di entusiasmo, quasi bambinesco, di persone venute dal mondo civile e non da fumose sedi di partito, hanno portato gli argomenti ricorrenti che tutti i sindaci devono quotidianamente affrontare, e mettendoci la faccia.
La figura del sindaco è l’unica nella catena di smontaggio della politica che ha in faccia il vento del Fare/NonFare, che incontra la gente per strada e non si può permettere, come fa il 95% dei politici parlamentari, di non rispondere, come santità divine.
Paolo Del Debbio di Mediaset ha condotto questo primo meeting La Linea del Cambiamento, davanti ad una folla che si è goduta l’aria nuova, di entusiasmo, di semplicità, che non nasconde la rabbia di trovarsi in una rete di sinistra che tutto regola. Quindi si sono toccati argomenti come contratti trentennali fatti in Toscana per i rifiuti, un’acqua pubblica che è stata anch’essa bloccata da contratti fatti da amministrazioni di sinistra, per cui rispettare il volere di un referendum popolare vinto dal popolo è operazione inchiodata.
Quasi tutti gli incipit degli interventi dei sindaci riportavano le parole "...Dopo 50 o 60 anni di ininterrotta sinistra, siamo venuti noi".
Aree Vaste...Vaste Fregature
Per non parlare delle Aree Vaste. Logica semplice vorrebbe che raggruppando si diminuiscono i costi, ed invece sono aumentati 3 o 4 volte, senza alcun pudore.
Questa piovra di vecchia politica sta esagerando. L’incontro è stato ideato dal sindaco Mario Agnelli, primo di centrodestra della storia di Castiglion Fiorentino. Nonostante un Comune di sinistra in dissesto, la stessa ha ri-vinto. Solo a patologia di bilancio esploso, Agnelli è riuscito a prendere la Bastiglia di Castiglioni, Palazzo San Michele, in un sol colpo, e con maggioranza imbarazzante al primo colpo senza ballottaggio.
Un Viva Maria, seconda edizione?
La storia di castiglion fiorentino non è nuova a momenti in cui sia stata incubatore di cambiamenti, addirittura di rivolte anti francesi del 1799 - il Viva Maria - che si ebbero ad Arezzo, il Pentagono che le diresse faceva riunioni a Castiglion Fiorentino. Quindi attenti al cane, che non solo abbaia ma anche morde.
Gli intervenuti
Oltre a Mario Agnelli di Castiglion Fiorentino, Nicola Alemanno, Norcia; Albano Bragagni, Pieve Santo Stefano; Fabrizio Cardarelli, Spoleto; Andrea Casamenti, Orbetello; Guidi Castelli, Ascoli Piceno; Susanna Ceccardi, Cascina; Arturo Cerulli, Monte Argentario;Silvia Chiassai, Montevarchi; Diego Cinelli, Magliano Toscano; Antonio De Bari, Subbiano; Alessandro Ghinelli, Arezzo; Massimo Mallegni, Pietrasanta; Andrea Marchetti, Chianciano; Mario Occhiuto, Cosenza; Sergio Ortella, Isola del Giglio; Roberto Pella, Valdengo;Alfredo Romanelli, Monterchi; Maurizio Gambini, Urbino; Donatella Tesei, Montefalco; Luigi Vagaggini, Piancastagnaio; Alvaro Verbena, Deruta