La legge per legittimare il ricorso alla cannabis in Italia continua a muovere, seppur lentamente, passi importanti in Parlamento. Il lavoro dell’Intergruppo voluto da Benedetto Della Vedova, dopo aver raccolto l’adesione di circa 250 fra deputati e senatori, vedrà il proprio destino compiersi entro novanta giorni. La Camera dei Deputati, infatti, ha inserito il testo nel calendario trimestrale dei suoi lavori.

L’Intergruppo esulta

A dare la notizia, stamattina, la pagina Facebook ufficiale dell’Intergruppo che, mediante un breve post correlato di foto, ha annunciato l’inserimento nel calendario triennale (previo termine dei lavori in commissione) del testo di legge numero 3.235 recante disposizioni per la legalizzazione della cannabis.

Sempre attraverso il popolare social network, l’Intergruppo ha rivendicato di aver mantenuto il proprio impegno per una norma mirante a legalizzare tutti gli usi della cannabis, da quello terapeutico a quello ludico, passando per la coltivazione e la vendita (tassata) di cannabis e derivati sul modello olandese. Tali prodotti potrebbero essere acquistati, detenuti e consumati nei luoghi adibiti, oltre che in casa, evitando ovviamente di mettersi alla guida per non essere perseguiti, esattamente come avviene nel caso del consumo di alcoolici. Una norma che, laddove fosse approvata, consentirebbe non solo un’espansione delle libertà individuali per un fenomeno in forte ascesa in Italia,nonostante il proibizionismo, ma anche una contrazione degli introiti per le mafie del narcotraffico.

I numeri sono imponenti, ma è ancora presto per affermare che esistano maggioranze certe nei due rami del Parlamento.

Possibili favorevoli e contrari

Partiti di governo come Ncd e di opposizione come Lega (ma qualcuno favorevole potrebbe esserci) e Fratelli d’Italia faranno verosimilmente le barricate, assieme ad altri deputati di idee conservatrici sparsi nei vari partiti e aderenti alle posizioni di Giovanardi.

Neppure da escludersi la possibilità che, laddove il testo passasse, tali ambienti diano vita ad un referendum abrogativo, ma al momento è prematuro questo scenario. A sostenere la legge, il Movimento Cinque Stelle, Sel, Scelta Civica, tanti nel Pd (ma Renzi su questo è stato poco chiaro finora) e parte di Forza Italia. Il primo passo è stato compiuto, ora la legge sulla cannabis legale è in calendario e stavolta, forse, si fa davvero sul serio e poco deve sorprendere se l’economista Della Vedova sia alla base di tutto: basta guardare i suoi trascorsi radicali (in parte ancora attuali, è iscritto al Partito Radicale) e il suo impegno, fin dalla stagione antiproibizionista dei primi anni ’90, culminanti col referendum del ’93, per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati.