Fondi per le famiglie che accolgono i rifugiati. Il bando è del Comune di Milano, rivolto a tutti i cittadini, e garantisce un rimborso di 350 euro a chi ospita un cittadino straniero chiedente asilo politico. Se c'è disponibilità per più di un ospite, i fondi messi a disposizione dal ministero dell'interno possono arrivare a 400 euro. Il tempo massimo per l'ospitalità è previsto in sei mesi, fermo restando che le condizioni possono variare da caso a caso. Ma naturalmente questa iniziativa non manca di sollevare forti polemiche politiche, soprattutto dagli scranni della destra.

I requisiti per candidarsi

Le case destinate ai profughi dovranno avere almeno una camera da letto riservata agli ospiti con bagno indipendenteed un armadio. Questi sonorequisiti fondamentali per presentare domanda all'amministrazione del capoluogo lombardo. Chiunque li possieda ha tempo fino al 15 gennaio prossimo per presentare apposita domanda in busta chiusa presso il protocollo della direzione politiche sociali sito in Largo Treves. Le famiglie la cui richiesta sarà accolta dovranno seguire un corso di due giorni. A svolgere le selezioni saranno il Consorzio e la Cooperativa "Farsi Prossimo", entrambi convenzionati con il Comune e la Prefettura di Milano.

La rabbia della Lega e di Fratelli d'Italia

"Vergogna, questo è razzismo nei confronti delle tante famiglie italiane in difficoltà". Immancabili le polemiche sollevate dalla Lega Nord, il cui segretario Matteo Salvini non ha mancato di esprimere parole durissime nei confronti dell'amministrazione Pisapia. Ci va giù pesante anche Paola Frassinetti, segretaria regionale in Lombardia di Fratelli d'Italia, che parla di "vergogna", al pari di Salvini.

Rincara la dose Viviana Beccalossi, assessore regionale al territorio. "Si tratta di una squallida mancia in cambio dell'ospitalità ad un profugo o presunto tale". L'ex vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, propone lo stesso trattamento per le famiglie italiane che ospitano connazionali in difficoltà. "Sono tanti i clochard italiani che trovano sistemazioni di fortuna per le vie del centro di Milano - ha detto - ed ho intenzione di andarli a trovare per suggerire loro di bussare alla porta dell'assessorato per una sistemazione dignitosa".