Il Brasile di Tite è naturalmente tra i grandi favoriti della fase finale di Coppa del Mondo in Qatar, anzi la nazionale favorita a giudicare dalle quote dei bookmakers che preferiscono i verdeoro a Francia e Inghilterra [VIDEO]. Un ruolo scontato, praticamente obbligatorio per la selecao che di titoli iridiati ne ha vinti 5, più di tutti. Neymar e compagni, pertanto, hanno la grossa responsabilità di riportare in Brasile il trofeo più importante che manca da 20 anni, dall'edizione nippo-coreana del 2002. In attesa di scoprire se questo Brasile può entrare nella storia del calcio, il quotidiano "O Globo" ha deciso di rispolverare la storia stessa proponendo una top 10 dei giocatori brasiliani più forti che abbiamo mai preso parte alla fase finale di un torneo iridato.

Il primo posto era scontato, appartiene a Pelé e nessuno può metterlo in discussione.

Il podio verdeoro

Quattro edizioni di Coppa del Mondo disputate, tre titoli mondiali in carriera, 11 reti realizzati in 14 partite sono l'impressionante curriculum di Edson Arantes do Nascimento in arte Pelé che ovviamente viene considerato il più forte calciatore brasiliano di sempre: ha vinto il primo titolo nel 1958 da protagonista, il secondo nel 1962 è quello che gli appartiene meno considerato l'infortunio che lo mise fuori gioco all'inizio del torneo. Poi, dopo la delusione dei Mondiali inglesi del 1966 in cui il Brasile esce al primo turno c'è il trionfo messicano del 1970. Al secondo posto, dietro Pelé, c'è Garrincha, un'altra leggenda.

La funambolica ala destra dalle 'gambe storte', capace di dribbling 'diabolici' e di giocate impossibili: per lui due titoli mondiali vinti su tre tornei disputati (1958, 1962 e 1966). Chiude il podio Ronaldo, il Fenomeno che al suo attivo ha due "Copas", quella del 1994 in cui non scese mai in campo oltre ovviamente al 2002 in cui fu capocannoniere del torneo.

Da Romario a Rivaldo

Al quarto posto troviamo Romario, il micidiale 'cobra' protagonista del titolo mondiale del 1994, quinto Didì che faceva parte anche della spedizione iridata svizzera del 1954 e che vinse i titoli del 1958 e 1962, mentre sesto è Nilton Santos, autentico capostipite di una fenomenale generazione di esterni mancini, campione anche lui nel '58 e '62.

Settimo è Jairzinho, campione nel 1970 e autore di un fenomenale record, unico nella storia della selecao: andò infatti in gol in tutte le gare disputate dal Brasile in quel mondiale. Precede Zagallo che ha sollevato la Coppa Rimet nel 1958 e 1962 e avrebbe vinto il titolo anche da CT nel 1970. Nono è Gerson, straordinario perno di centrocampo di quella fantastica selecao del 1970, chiude la top 10 Rivaldo che fu campione nel 2002.

I 'big' fuori dalla top 10

Scorrendo gli altri nomi fuori dalla top 10, non possiamo non evidenziare la severità della giuria di giornalisti che ha stilato la classifica. Troviamo sinceramente penalizzante, infatti, il 19esimo posto di Zico che in tanti considerano il più forte calciatore brasiliano del dopo-Pelé.

Ma tanto il "Galinho" quanto i vari Falcao, Socrates e Junior scontano sicuramente la cocente eliminazione della nazionale di Telé Santana ai Mondiali del 1982. Troppo in basso a nostro giudizio alcuni giocatori come Rivelino (16esimo) e Tostao (25esimo) e la mancata presenza, così come sovente accade in queste graduatorie per chi fa un lavoro più "oscuro", di Zito e Clodoaldo che, in realtà, furono uomini-chiave dei titoli vinti nel 1958 e 1962 e nel 1970. E considerato che in top 10 ci sono soltanto giocatori che hanno vinto i Mondiali, sicuramente in Brasile c'è chi arde dal desiderio di aggiungere un nome nuovo partendo dal Qatar.