In queste ultime ore il Centrodestra si è spaccato sulla scelta dei candidati a sindaco di Roma per le prossime Elezioni Amministrative. All’indomani della prima serata della kermesse musicale il leader della Lega Nord, sul suo account Twitter, ha umiliato la Rai ed Elton Jhon. Matteo Salvini ha accusato la Rai di aver “strapagato” la star inglese circa 300 mila euro, per due canzoni e per le sue opinioni pro omosessuali, proprio durante l’approvazione della legge sulle unioni civili.

Matteo Salvini umilia la Rai e Elton Jhon

Secondo quanto ha riportato Libero, il segretario federale ha sottolineato che a palazzo Madama in questi giorni il governo Renzi sta approvando la caldissima norma sulle stepchild adoption, mentre in Eurovisione la guest star inglese di successo internazionale, Elton John, si è lasciato sfuggire di sentirsi un papà felice (grazie all’utero in affitto), con suo marito.

Matteo Salvini ha attaccato la Rai chiedendosi se ieri sera è andato in onda il Festival della canzone oppure un comizio politico.

I cantanti e i simboli arcobaleno

Inferocito il segretario federale ha tuonato contro le performance dei cantanti, che si sono esibiti durante la prima puntata della Kermesse musicale sanremese. Il leader di Noi con Salvinisi è schierato contro la star inglese per aver espresso la propria felicità per aver avuto dei figli, e i cantanti che si sono esibiti con i nastri arcobaleno, da Noemi a Ruggeri. Sotto accusa anche il titolo dell’album di Laura Pausini, “Simili” e il suo appello finale affinché “le persone simili possano proteggersi e non dividersi". Insomma, secondo Matteo Salvini, il Festival di Sanremo 2016 avrebbe assunto connotazioni politiche, invece di far parlare per le sue canzoni.

Il leader della Lega Nord ha precisato che soltanto le associazioni omosessuali hanno ringraziato pubblicamente i cantanti e gli ospiti che hanno esibito i simboli arcobaleno, il loro segno distintivo di solidarietà per la loro lotta sulle unioni civili. Intanto, il Giornale ha reso nota la replica del presidente di Gaynet Italia, il quale ha precisato che questa forma di comunicazione è importantissima e deve avvenire proprio in questi giorni dove in aula al Senato si sta discutendo il ddl Cirinnà e dove hanno ascoltato soltanto interventi razzisti e omofobi.

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