È caso è lotta dura su più fronti in materia di approvazione delle unioni civili e l'adozione per le coppie omosessuali. Eppure, nonostante siano in tanti a considerare la faccenda 'marginale', la situazione deve necessariamente trovare una soluzione non più rimandabile. Tra stepchild e altri termini al di fuori della lingua italiana, che molto spesso creano più confusione che maggiore attenzione alla problematica in corso, abbiamo pensato di raccogliere non riflessioni e commenti, che molto spesso abbiamo notato sfociare nel volgare e non rispettare l'una o l'altra parte, ma un semplice sì e no, sei d'accordo o non sei d'accordo sull'approvazione dell'adozione per le coppie omosessuali?

Eviteremo così di giustificare il nostro punto di vista, le critiche per le proprie opinioni più o meno conformi 'alla moda dell'omosessualità', dal momento che ultimamente non sono in pochi a insultare coloro che non vedono di buon grado l'adozione nelle coppie omosessuali, indicandoli come 'bigotti', 'retrogradi', 'razzisti', etc, etc. Alcuni di questi sono eterosessuali che, per paradosso, rinnegano la famiglia tradizionale per sposare la causa della famiglia omosessuale.

Vota il sondaggio: SI o NO alla stepchild adoption?

Le unioni civili, dunque. Si potrebbe anche stare nel mezzo: è giusto regolamentare la situazione degli omosessuali che sia amano e vorrebbero intraprendere una vita insieme senza intaccare i valori della famiglia tradizionale.

Un giusto mezzo, ma non vogliamo certo deviarvi dalla risposta. La domanda è questa: SI o NO alle adozioni per le coppie di fatto? Sei d'accordo sì o no. La vostra risposta può essere inserita al termine dell'articolo nei commenti. Non devono essere poste delle precisioni o commenti, in quanto il contenuto dell'articolo si basa solo su un confronto, su numeri matematici, tutelando le opinioni di ognuno di noi.

Vedremo poi domani quanti avranno risposto alla nostra richiesta, che, ripetiamo è solo una prova. A Scuola sono in tanti ad aver parlato di bambini che avranno 'due papà', e che noi insegnanti non potremo più parlare 'con la mamma', quella solitamente più presente, o con 'il papà', considerato più dura e simbolo di 'rispetto della legge'.

Sono solo dei commenti fatti davanti a un caffè, nell'andito, e magari durante l'ora buca, ma in realtà le preoccupazioni sono numerose anche tra noi docenti, non tanto sulla possibilità della regolamentazione, a cui noi auspichiamo, ma sulle modalità di confronto e di rapportarci con queste nuove dinamiche, delle quali non conosciamo assolutamente nulla. Non tutti sono dunque pronti 'all'adozione del figliastro', come indica la libera traduzione di 'stepchild adoption'. Si pensi anche al dietrofront di Grillo e del M5S, che sulle unioni civili ha annunciato dal suo blog la possibilità di utilizzare la propria libertà di coscienza proprio in materia di stepchild adoption e sul voto finale della legge.

Anche Grillo sembra infatti aver cambiato idea nonostante il consenso espresso alcuni mesi fa dalla consultazione rete sul ddl Cirinnà. In base a quanto dichiarato dal leader del Movimento Cinque Stelle, il cambiamento di pensiero è stato richiesto da elettori e iscritti al partito, forse alcuni anche 'come si è chiacchierato', hanno rivendicato le motivazioni per cui simpatizzano per il movimento, escludendo proprio determinate aperture. Su Twitterè al tal proposito natol'hashtag #dietrofrontM5s insieme a #Io voto sì, sostenuto da almeno da Airola, Buccarella, Taverna e Bottici e altri senatori del movimento pentastellato,che avevano dato la loro approvazione con la condizione di escludere proprio le modifiche del ddl. Allora SI o NO alla stepchild adoption? Votate il sondaggio al di sotto dell'articolo e/o cliccate su 'segui' in alto alla vostra sinistra.