Il Movimento 5 Stelle è diventato il primo partito in Italia anche per IPSOS. L’istituto di ricerche, a tre mesi di distanza dall’ultima rilevazione, ha pubblicato le intenzioni di voto. Il post-elezioni per il Partito Democratico è assolutamente da dimenticare. Non sono bastate le sconfitte in grandi città italiane alle amministrative, ora ha perso addirittura lo scettro e si trova ad inseguire. Il trend è negativo per il partito di Governo, che rischierebbe, ad oggi, persino di non finire al secondo turno qualora al centrodestra si dovesse trovare un accordo.

Di seguito andremo ad analizzare con precisione tutti i dati dell’ultimo sondaggio elettorale, con focus particolare a quattro ipotesi di ballottaggio.

IPSOS: PD in calo, ma Renzi teme il ballottaggio

Nel corso di questa settimana di luglio è stato reso noto il quadro rilevato da IPSOS, secondo cui il M5S è in testa con il 30,6%; quasi due punti percentuali guadagnati dai grillini, che hanno superato il Pd, sceso al 29,8%. Non è un periodo felice neppure per Lega Nord e Forza Italia, che precedentemente erano appaiati al 13,1%, mentre ora si attestano rispettivamente al 12,4% e 12,2%. Gran balzo in avanti per FdI-An, che passa dal 3,9% al 4,7%, mentre Sinistra Italiana subisce una flessione dello 0,7%, passando al 2,5%.

Troviamo poi l’area popolare (Ncd-Udc) al 4,4% con un leggero incremento (+0,2%), mentre resta invariato il dato di Scelta Civica (0,4%). Gli altri di sinistra ottengono l’1,1%, poi ci sono quelli di Csx allo 0,8% e le rimanenti liste all’1,1%. Nel complesso il Cdx conquista il 29,3% e si porta a mezzo punto percentuale dal partito di Matteo Renzi, che rischia di diventare addirittura la terza forza politica del Paese, cosa che rischierebbe di estrometterlo dal ballottaggio.

A tal proposito, vogliamo sottoporvi quattro differenti ipotesi, che vedono il movimento di Luigi Di Maio vincente tutte le volte in cui è coinvolto. La sfida contro il Partito Democratico vede quest’ultimo perdere in virtù del 43,5% ottenuto, contro il 56,5% dei rivali. Il Movimento 5 Stelle batte anche le liste uniche: contro Csx (54,5% a 45,5%) e contro Cdx (59,8% a 40,2%).

Una piccola soddisfazione per il Premier, se così possiamo definirla, arriva nell’ipotetica sfida contro il centrodestra unito, ma solamente se dovesse allearsi con liste del centrosinistra. In questo caso, la spunterebbe sul filo di lana 51,2% contro 48,8%. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere sondaggi politici di altri istituti di ricerche.