Nonostante le minacce di azioni legali da parte di Alessandro Alfano, fratello minore del più noto Angelino, la puntata della trasmissione report prevista per lunedì sera andrà in onda regolarmente. L’inchiesta della redazione guidata da Milena Gabanelli approfondisce il mistero della ‘carriera d’oro’ del giovane Alfano, partendo dal ruolo di segretario generale, ricoperto presso la Camera di Commercio di Trapani, per arrivare all’assunzione in Postecom nel 2013 (con 160mila euro di stipendio), all’ingresso nel Cda di Poste Italiane e alla direzione dell’area immobiliare ‘Sud 2’ di Poste (stipendio lievitato a 200mila euro l’anno), con tanto di bagno personale nell’ufficio di Palermo costruito con i soldi del contribuente.

Lui parla di “intervista rubata” e dà mandato agli avvocati di presentare una diffida, ma la Gabanelli conferma: “L’intervista andrà in onda”

Il mistero dell’intervista ‘rubata’

“Sono dichiarazioni ottenute contro la mia volontà”, è sbottato Alessandro Alfano alla vigilia della messa in onda della puntata di Report che lo vede protagonista. Secondo il fratello minore del ministro dell’Interno e leader di Ncd, Angelino, le parole da lui pronunciate di fronte al giornalista Giorgio Mottola vanno censurate perché “registrate da un soggetto che non si è in alcun modo qualificato come giornalista e riprese da una telecamera inizialmente occultata”. Circostanza, quella della presunta intervista ‘rubata’, subito smentita dalla conduttrice dello storico programma di approfondimento di Rai3 Milena Gabanelli la quale conferma che nel servizio in onda stasera “si vedrà che il collega si è presentato con nome e cognome e qualifica”.

Fatto sta che i riflettori mediatici si riaccendono su Alfano jr, già noto alle cronache per il superstipendio strappato a Poste grazie agli ‘amici degli amici’ finiti nell’inchiesta ‘Labirinto’ della procura di Roma.

Il bagno personale e l’inchiesta ‘Labirinto’

Secondo l’informata inchiesta di Mottola, Alessandro Alfano si sarebbe fatto costruire un bagno personale nell’ufficio che ora occupa in via De Gasperi a Palermo.

Spesa totale: 5.900 euro. Tutti soldi pubblici ovviamente. Una notizia bomba, di quelle che rendono così invisa ai cittadini la casta dei politici, che ha costretto i vertici di Poste ad una immediata inchiesta interna allo scopo di sminuirne la portata. Il bagno di Alfano jr sarebbe, secondo il risultato di un rapido audit, niente altro che un bagno chimico al servizio dell’intera sala riunioni.

Report si mette anche a sbirciare sulla oscura carriera universitaria del giovane Alfano: laurea triennale in Economia ottenuta nel 2009 a 34 anni dopo ben 16 anni dall’iscrizione. I veri guai per la famiglia Alfano erano però cominciati pochi mesi fa con l’esplosione mediatica dell’inchiesta ‘Labirinto’ che aveva scoperchiato i torbidi rapporti intercorsi tra Alessandro Alfano e la cricca formata, tra gli altri, da Raffaele Pizza (fondatore della nuova DC) e Antonio Marotta (deputato Ncd). Il processo per associazione a delinquere e corruzione contro gli uomini che avrebbero, parole loro, fatto assumere Alfano jr in Poste si aprirà il prossimo 19 gennaio.