In questi giorni non è insolito scorgere operai al lavoro in quasi tutti i Municipi di Roma. Qualcuno chiederà ma di che lavoro parliamo? Presto detto: lavori di manutenzione del manto stradale. Miracolo direte voi; no, con le amministrative alle porte è realtà.Succede sempre in periodi elettorali che si cerchi di rappezzare alla bello e meglio il dissesto in cui versa la pavimentazione stradale di Roma. Quindi giù catrame a riempire le buche con la consapevolezza che durerà poco, lo spazio di un'elezione, insomma.

Marciapiede, questo sconosciuto

Se qualcuno poi pensava che il degrado fosse limitato alle strade, bé, si sbagliava. Purtroppo la questione riguarda anche i marciapiedi, sia quelli che costeggiano strade del centro che quelle in periferia.In via Ugo della Seta, per esempio, strada di congiunzione tra l'Ateneo Salesiano e l'ex borgata Fidene, la situazione è davvero pessima. Sono anni che la manutenzione non viene effettuata e che nessuno viene a fare un sopralluogo per toccare con mano la realtà dei fatti.

Allenamento daequilibrista

Per gli ardimentosi, quelli che sfidano coscientemente il pericolo, la sfida diventa una questione da equilibristi in allenamento costante. Se scansi una buca, inciampi in una radice fuoriuscita; se eviti un capitombolo ti imbatti in un ramo spezzato.

I pochi pedoni che si avventurano a camminare sui marciapiedi, si pentono immediatamente della decisione e si trasferiscono sulla strada, tra i due mali il minore sembra essere affrontare le automobili che sfrecciano a velocità sostenuta.

RIPRISTINARE L'AGIBILITA' DEI MARCIAPIEDI COINVOLGENDO LE FORZE ATTIVE DEL TERRITORIO

Passeggiare serenamente per le vie del proprio quartiere è un diritto a cui nessun romano dovrebbe mai rinunciare. Le buche non solo tartassano gli automobilisti sulle strade, ma rendono anche i marciapiedi un vero e proprio percorso ad ostacoli per tutti, soprattutto per anziani, bimbi e mamme con passeggini. Abbiamo un piano di manutenzione stradale che ovviamente comprende anche la manutenzione, o la realizzazione, dei marciapiedi. Vogliamo metterlo in pratica coinvolgendo i commercianti e le associazioni di via delle varie zone di Roma. Stiamo provvedendo a prendere contatti con quanti hanno a cuore le condizioni del Nuovo Salario, così da poter risolvere i problemi strada per strada. Con la stessa passione ci occuperemo dei parchi di zona affidando ai municipi le competenze sul verde di quartiere. In questo modo si garantirà un'attenzione costante ed una risoluzione veloce del problema.

La zona in questione gode della presenza di unpiccolo parco, con alberi da una parte e, dall'altro lato della strada, un parco più esteso con begli alberi in cui è facile imbattersi in amanti dello jogging che, cuffiette alle orecchie, si allenano nel verde.

Niente male come immagine, peccato che l'ultimo appassionato ha fatto un capitombolo di quelli memorabili riportando una serie di escoriazioni. Pensate, la sua scarpetta alla moda e firmata è inciampata sul bordo di una buca superficiale che un albero imponente, e con molti decenni di vita, ha provocato dopo aver diveltoil manto del marciapiede.

L'apparenza inganna

Conclusione? Fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, l'oasi di verde che evoca immagini poetiche può nascondere trabocchetti inaspettati. La domanda è: se i cittadini provvedono da sé a sistemare manti stradali e marciapiedi sconnessi, sarebbe legittimo pretendere di non pagare le tasse al comune inadempiente? Sarebbe un cogliere i famosi due piccioni con una fava,i cittadini risparmiano tasse e agli amministratori si impedisce di lucrare sui lavori pubblici.