Come previsto in molte città italiane il malcontento è sfociato nelle piazze. Il movimento dei forconi hamanifestato contro l'incapacità delgoverno e della politica dirisolvere la situazione di precarietà in cui versa una fetta consistente delpaese.
Troppe tasse e pocoguadagno
Molti i presidi di protesta organizzati contro le troppe tasse che ormai stanno rendendo inutili i sacrifici e le rinunce fin quisostenuti. Il disagio sociale riguarda sempre più numerose categorie diappartenenza che si riversano nelle piazze perché la lunga crisi, dalla qualeil paese non riesce a venire fuori, ha esaurito ogni possibilità di ottimismo.Il malessere è generalizzato, non riguarda più solo i senza lavoro, gliesodati, i giovani, chi ha rinunciato a cercare il lavoro, i nuovi poveri,riguarda una fetta sempre più larga d'italiani.
Il ritorno degli annibui
Chi ha sulle spalle il peso degli anni trascorsi non può non ricordare con angoscia ilperiodo buio della protesta giovanile e della lotta di classe di alcuni decenni fa.Paradossalmente la situazione è più pericolosa oggi giacché le speranze diricrescita, di cambiamento, di riduzione dell'acuitodivario sociale non sono sostenute da previsioni di soluzione a brevetermine.
Commercianti in crisi eusurai
Ormai non si contano più le fabbriche che hanno chiuso i battenti; lepiccole imprese che non riescono nemmeno a recuperare le spese; il lavoroprivato che non trova più clientela; commercianti costretti a ricorrere semprepiù spesso ai favori degli usurai;giovani che dipendono in tutto e per tutto dai genitori e si potrebbeproseguire ancora a lungo nell'elencazione.
Politica sorda e cieca
In tutto questo turbinio di tragedie personali e collettive le "allegrecomari di Windsor", per dirlo con Shakespeare, rappresentate dai nostripolitici, non sanno far altro che rimbeccarsi l'un l'altro e continuare acurare esclusivamente i propri interessi. Uno spettacolo veramente indecoroso ese pure ognuno ha i politici che si merita a nostra discolpa si può solo direche la scelta è veramente scarsa e senza valore su tutti i fronti. Le piazze straripano e urlano, ma la politica sorda e cieca non vede e nonsente. Il rischio è che si finisca per combattere una guerra fratricida.