Chi è celiaco sa bene quanto insidioso sia il glutine, e quali problemi possa causare alla mucosa intestinale la sola contaminazione della pietanza gluten free con questa sostanza proteica. L'eliminazione totale e definitiva dalla dieta dei cereali come grano, kamut, farro, orzo, segale, è l'unica "cura" possibile per chi è affetto da celiachia, ma non è sufficiente; oltre a consumare esclusivamente cereali naturalmente privi di glutine, è, infatti, importante che venga evitato il contatto con la proteina tossica sia durante la preparazione dell'alimento senza glutine, sia nel momento in cui viene servito.

Il rischio di contaminazioni crociate e ambientali da glutine in cucina è elevato, e di conseguenza accade spesso che il consumatore celiaco finisca per ingerirne inconsapevolmente quantità indefinite a danno della propria Salute. Per questo motivo, diamo il benvenuto all'invenzione del dispositivo portatile che può rilevare la presenza di glutine nel cibo e permettere, quindi, alla persona celiaca di mangiare correttamente con serenità.

E' Maria Grazia Esposito, ricercatrice presso il Cnr di Napoli, ad aver ideato un apparecchio portatile che sembrerebbe essere in grado di misurare in pochi minuti la quantità di glutine contenuta in una pietanza o in una bevanda. "Se, ad esempio, si inserisce un pezzetto di pane nel dispositivo, viene sminuzzato e, tramite un pistone, passa in un'altra camera d'analisi che, tramite la metodologia di fluorescenza che abbiamo brevettato, dirà se è commestibile o meno.

Il risultato apparirà su un display" - spiega la biochimica.

Quando mi hanno diagnosticato la celiachia, undici anni fa, conoscevo a mala pena il nome di questa patologia, e credevo che il mio "nemico" si trovasse solo nel pane e nella pasta. Solo con il tempo e malessere dopo malessere ho capito che, in realtà, può essere contenuto ovunque, nelle caramelle e nei gelati, nei salumi e in alcuni formaggi, negli integratori alimentari e nelle medicine, nel caffè solubile e nel tè freddo.

Grazie all'impegno dell'Associazione Italia Celiachia e al Prontuario degli alimenti scegliere al supermercato prodotti idonei è indubbiamente più semplice e sicuro. Ma tutto si complica quando si tratta di mangiare fuori casa, considerato che non in ogni luogo in cui ci rechiamo sono presenti ristoranti o pizzerie convenzionati AIC e quindi a conoscenza del problema e di come vada gestito.

Alcuni non sanno minimamente cosa sia la celiachia; ma anche chi sostiene di essere informato, spesso non è al corrente delle norme igieniche e degli accorgimenti da seguire per evitare ogni possibile forma di contaminazione. La ricercatrice grazie a questa invenzione ha vinto una borsa di studio Best Program che le permetterà di frequentare un corso di imprenditoria alla Santa Clara University, San Francisco, e uno stage presso una start up americana, per imparare come rendere il suo dispositivo rivelatore di glutine un prodotto commerciale di successo.