Bisogna risparmiare, risparmiare e ancora risparmiare. Il problema principale per il governo è quello di trovare dove risparmiare e come. Questa volta è la Sanità al centro dell'attenzione in merito all'eccesso di prescrizioni mediche che vengono eseguite ogni anno nel nostro Paese: si è calcolato, infatti, che l'Italia potrebbe risparmiare annualmente ben tredici miliardi di euro che attualmente stiamo spendendo per visite ed esami specialistici ritenuti inutili e superflui nell'arrivare ugualmente a formulare una corretta diagnosi.

Cosa cambia nella Sanità: ministro Salute Lorenzin 'Tempi di attesa ridotti'

Radiografie, analisi del sangue, esami odontoiatrici, Tac e risonanze, solo per citare i più frequenti esami: il governo ha deciso di porre un freno agli sprechi e agli eccessi con l'obiettivo di recuperare almeno due miliardi di euro, in tempi brevi.

Da qui nasce l'intenzione di riorganizzare l'intera 'macchina della sanità pubblica italiana' con un provvedimento urgente predisposto dal Ministero della Salute e che, presto, verrà sottoposto al vaglio delle rappresentanze sindacali.

Che cosa cambierà, dunque, per gli aspetti sanitari quotidiani? Secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,per i cittadini, sarà molto più facile, d'ora in poi, accedere ai servizi sanitari: questo perchè verranno ridotte sensibilmente le liste d'attesa.

Esami del sangue, Tac, risonanze magnetiche e odontoiatria: via ai tagli

Il quotidiano 'Il Messaggero' ha posto in evidenza le prestazioni sanitarie a 'rischio': ad agosto erano 108, ora sono salite addirittura a 208 e abbracceranno, in pratica, tutti i campi sanitari o quasi. Si parte dall'odontoiatria, dove si interverrà solo nel caso di bambini o adulti ritenuti 'vulnerabili' secondo certi aspetti; anche le risonanze magnetiche e le TAC, sotto accusa per un uso eccessivo da parte dei pazienti, subiranno una brusca frenata (gratis solo in caso di tumori o traumi da incidente).Il giro di vite riguarderà anche gli esami di laboratorio: in particolar modo, l'esame del colesterolo totale, gratuito come screening 'nei soggetti di età superiore ai quarant'anni' e nei pazienti ritenuti a rischio.

Il decreto sulle prestazioni inutili, però, sta sollevando un'ondata di proteste da parte dei medici, contrari a questa imposizione, in quanto in caso di mancata osservanza del protocollo, andranno incontro persino a sanzioni pecuniarie; proteste, però, anche da parte delle associazioni che tutelano la salute dei cittadini, in quanto si ritiene che i medici finiranno per trasformarsi da 'professionisti' a semplici 'funzionari' che si limiteranno ad eseguire ordini che giungono dall'alto.