Dopo vent’anni di denunce contro medici accusati di prescrivere analisi sbagliate più e meno gravi, si è giunti alla proposta di un nuovo decreto. Questo avrà il compito di alleggerire le liste d’attesa, lasciando il posto a pazienti più bisognosi. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzinha, infatti, dichiarato che gli esami hanno un costo di oltre 13 miliardi di euro l’anno.Con questa legge, quindi, si punterà al recupero di ingenti risorse finanziarie. L’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, infatti, dichiara che nel 2013, e rispetto al 1994, le denunce sono state superiori rispetto all’anno precedente, ossia circa 12.036 (a differenza delle 3.222).
Il decreto
Il decreto prevede che siano sanzionati solo coloro che indossano un camice bianco e che consapevolmente prescrivono prestazioni inappropriate. Se non presenteranno una giustificazione corretta, si giungerà alla sanzione. Quindi, si lavora per recuperare risorse, senza incidere e gravare in alcun modo sul cittadino. Di quei 2 miliardi di tagli che sono a carico della sanità, infatti, lo scopo sarà quello di cercare di risparmiare anche sulle risorse energetiche. “Il medico continuerà a prescrivere secondo scienza e coscienza, e il rapporto con il paziente non cambierà. La revisione dell’elenco, 208 prescrizioni su 1700 che ci sono, non modificherà il lavoro”: queste le parole del ministro Lorenzin, la quale afferma anche che seguiranno percorsi raccomandati dalla scienza per una diagnosi appropriata.
Inoltre, ma non da ultimo, qualsiasi cittadino potrà accedere ai servizi sanitari.
Dunque, entro breve tempo giungeranno nuovi livelli di assistenza e questi saranno valutati a circa 420 miliardi di euro. Che saranno dunque riciclati in benessere, salute e serenità. E anche ai medici che, dopo anni di lavoro, potranno rinnovare il loro contratto.
Infine, qualsiasi cittadino potrà accedere ai servizi sanitari, come già anticipato e specificato dal ministro.
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