‘Malattia dell’azzardo. Siamo tutti contagiati?’ E’ stato il tema del convegno organizzato, qualche giorno fa a Vittoria (RG), dall’associazione‘Per Andare Oltre’ presieduta dalla dirigente scolastica in quiescenza, Franca Campanella, che ha introdotto ai lavori.

“La nostra associazione si occupa da sempre di tematiche sociali - ha detto Campanella – anche di quelle particolarmente difficili. Il gioco d’azzardo è tra queste, perché riesce ad ingabbiare l’uomo con conseguenze piuttosto serie sulla salute e sull’equilibrio mentale. Il fenomeno ha raggiunto ormai le dimensioni di un vero e proprio allarme sociale.

Come associazione di promozione socioculturale ed educativa, abbiamo perciò sentito doveroso intervenire per contribuire a diffondere una cultura di contrasto a questa patologia”.

A seguire gli interventi dell’assessore alla cultura, Gaetano Bonetta, della psicologa del SER.T. (Servizio per le Tossicodipendenze) di Vittoria, Antonella Ragusa, e del dirigente dello stesso servizio, Giuseppe Mustile, in capo all’ASP di Ragusa.Gli specialisti hanno esposto con estrema chiarezza ed elevata professionalità le principali cause di questo flagello della società moderna. Nel corso delle loro relazioni è emerso come le conseguenze della ludopatia si manifestano in ambito lavorativo, sociale e famigliare.Mustile, poi, a margine del convegno, ha spiegato come avviene la perdita del controllo nell’ambito di una attività comportamentale spinta dall'impulso piuttosto che dalla ragione e di come il termine ludopatia sia usato in modo improprio e contraddittorio perché l'azzardo, al contrario del gioco, è involutivo e privo di qualsivoglia positività.

Ludopatia: la testimonianza di chi ha rischiato se stesso, la famiglia ed il lavoro

Presenti anche due uomini (dei quali non vogliamo qui riferire l’identità sebbene si siano presentati pubblicamente durante il convegno) che, in altrettanti interventi dall’alto contenuto umano e profondamente emozionanti, hanno portato la loro testimonianza personale.

Guariti dalla patologia dell’azzardo, con grande coraggio e senso di responsabilità, hanno raccontando come il gioco era diventato un bisogno irrefrenabile e pervaso da forti tensioni e di come questa malattia rischiava di divorarli a livello personale, familiare e lavorativo.Nessuno meglio di chi attraversa il tunnel di una dipendenza può esprimere le sofferenze patite personalmente e, di conseguenza,inferte alle persone care.Con l'avvento di leggi un po' troppo permissive nei confronti di un settore, definito del divertimento, che non hanno posto i dovuti argini per limitare i danni sociali, si sono determinati equilibri economici a favore - soltanto - dei soggetti che vi lucrano e dei Monopoli di Stato. Le macchinette mangiasoldi ringrazieranno fintanto che il legislatore non provvederà a mettere in campo l'antidoto perun fenomeno odioso e distruttivo per la nostra società.