Con l'arrivo dei voli low cost è diventato sempre più facile potersi postare, se in più ci mettiamo l'arrivo dei social possiamo dire che il viaggiare è un argomento sempre più presente nella vita quotidiana. Ci sono un sacco di persone che però questa passione l'hanno fatto diventare una "malattia". Beh a questa "malattina" è stato trovato un nome: Wanderlust. E' la sindrome di chi ha bisogno di continuo di viaggiare e nasce dal tedescowander (desiderio)e lust (camminare, girovagare).Colpisce coloro che hanno l'irrefrenabile impulso di partire, di fuggire in qualsiasi angolo di mondo, che sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Per alcuni non si parla di malattia ma di ossessione, di un modo per sfogare tutte le frustrazioni della loro quotidianità ma in una recente ricerca scientifica è stato dimostrato che questo tipo viaggiatori hanno nel loro Dna il "gene del viaggio" . Secondo la rivista "Evolution and Human Behaviour" circa il 20% della popolazione mondiale è dotata del recettore della dopamina D4, il responsabile della passione per l'ignoto e sconosciuto.

I 4 sintomi della Wanderlust

Valigia sempre pronta:Per chi non è un grande amante dei viaggi avrà sicuramente un trolley buttato da qualche parte tutto impolverato per chi invece ha l'irrefrenabile bisogno di partire ha sempre uno zaino o un trolley sotto il letto pronto per essere riempito.

Siti di viaggi della barra dei preferiti:Chi ha il bisogno di viaggiare naviga spesso tra i vari siti delle compagnie aeree e dei treni per trovare qualche buona offerta. Ovviamente sul cellulare hanno le app delle compagnie aeree, degli hotel e mappe da usare off-line.

Amici ovunque:Chi ha la sindrome di Wanderlust nei sui viaggi, lunghi o brevi, torna a casa sempre con qualche nuova amicizia e con la scusa poi di andare a trovarli ripartono di nuovo dai loro amici.

Tutti i soldi spesi in viaggi:Per chi presenta questa sindrome appena guadagna qualcosa lo "investe" per partire. Non importa dove, l'importante è prendere l'aereo e andare.

Secondo una ricerca fatta dalla National Geographic, si è scoperto che le persone col bisogno del viaggio sono molto più propense delle altre a mettersi in gioco, a sperimentare cose nuove, affrontare i rischi, ad assaggiare cibi diversi ed avere più relazioni sociali.

Nonostante venga definita una "malattia" in realtà si tratta della voglia di scoprire l'ignoto, di vedere cosa c'è al di fuori della propria città, di non stare mai fermi, di rompere gli schemi della proprio routine per vedere come può essere investito meglio il proprio tempo.