Coloro che accusano sintomi di meteorismo (accumulo di gas nell’intestino) e flatulenza (emissione di gas eccessiva dovuta ad uno squilibrio batterico), in presenza o meno di dolore addominale, nausea e vomito, dovrebbero valutare se sono intolleranti al lattosio (LI).

Uno studio condotto su 6758 pazienti presso la University for Health Sciences in Austria, in cui sono stati messi a confronto soggetti con o senza intolleranza al lattosio, ha rivelato differenze significative tra i due gruppi, nella comparsa di alcune malattie.

I pazienti LI avevano una percentuale più alta delle seguenti patologie:alsistema digestivo (sindrome dell’intestino irritabile associata a problemi di indigestione e bruciori di stomaco, ulcere del duodeno, infezioni gastrointestinali, tipo Helicobacter pylori), alsistema muscolo-scheletrico (dorsopatia, ossia mal di schiena e osteoporosi),al sistema nervoso centrale(depressione, attacchi di panico o di ansia).

Questi dati sorprendenti suggeriscono di indagare se si è intolleranti al lattosio: in caso affermativo,una dieta idonea può evitare molti problemi di Salute.

Intolleranza al lattosio

Circa il 70% della popolazione mondiale possiede una deficienza primaria dell’enzima lattasi (PLI) (di origine genetica, trasmessa dai genitori ai figli), ossia ha la proteina, deputata alla digestione del lattosio, inattiva (dunque, non tollera il lattosio).

Il lattosio, derivato dal latte e tutti i suoi prodotti (yogurt, burro, formaggi o altro), dovrebbe essere scisso dalla lattasi in galattosio e glucosio, nell’intestino tenue.

Se la lattasi invece non funziona, il lattosio non digerito, transita fino al colon, dove viene metabolizzato dalla flora batterica intestinale in anidride carbonica, metano e idrogeno, con sintomi di gonfiore intestinale.

Lo studio clinico

Ha coinvolto 4914 donne e 1844 uomini, con un’età media di 45 anni ed è stato pubblicato sulla rivista Annals of Gastroenterology, nel mese di marzo 2016.

La deficienza primaria di lattasiè stata diagnostica dopo più di un anno di osservazionedi tutti i sintomi manifesti.

I problemi gastrointestinali sono stati imputati allamancata digestione del lattosio che irrita l’intestino; l’osteoporosi, ad una riduzione del consumo del latte e quindi del calcio necessario alla mineralizzazione ossea; i disordini mentali, invece, sonorimasti senza spiegazione.

Nei pazienti LI, un apporto di calcio adeguato, in assenza dei derivati del latte, può essere assunto con frutta e verdura, acqua bicarbonato-calcica, legumi, pesce, formaggi a basso contenuto di lattosio e alimenti fortificati (ossia nei quali è stato aggiunto il calcio).