"Allarme ingiustificato", risponde il ministro della salute Beatrice Lorenzin sull'avvertimento ai cittadini italiani da parte della Cgl a riguardo l'introduzione di altri 24 ticket riguardanti alcune prestazioni sanitarie, che in precedenza erano gratuite.

Ticket sanitari: risponde il Ministro Lorenzin

Il ministro della salute Beatrice Lorenzin risponde alla comunicazione allarmante da parte della CGIL, che qualche giorno fa ha avvertito dell'introduzione di altri 24 ticket sanitari, su prestazioni mediche e piccoli interventi, che in precedenza venivano effettuati gratuitamente.

i dati erano stati presi in riferimento ai LEA, presenti nella relazione che ilMinistero della Salute aveva redatto.

Con l'introduzione dei nuovi livelli di assistenza a riguardo della sanità pubblica, verrebbero recuperati 60 milioni di euro, che andrebbero ad aumentare la consistenza degli introiti statali. Il ministro della salute Lorenzin risponde prontamente:“Nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) non si aggiungono nuovi ticket sanitariné si aumentano quelli esistenti”.

Coninua inoltre: “I nuovi livelli di assistenza garantiscono nuove prestazioni gratuite in modo uniforme sul territorio nazionale, dalle nuove terapie per il cancro al cervello, alle cure per l’autismo, per 118 nuove malattie rare e per il piano nazionale vaccini”.

Introduzione nuovi ticket sanitari, la risposta del Ministro Lorenzin

Il nostro Ministro della salute Beatrice Lorenzin continua il suo commento a risposta dell'allarmismo generale per i nuovi ticket introdotti: “Parliamo di Lea in cui sono state inserite nuove prestazioni sanitarie per oltre 800 milioni di euro, che oggi vengono pagate interamente dai cittadini.

Quindi l’aumento dei Lea comporta una compartecipazione come avviene per le altre prestazioni”.

Un errato modo di valutare i dati che il ministero stesso ha fornito. Secondo il nostro Ministro Lorenzin, la CGIL ha creato allarmismi eccessivi, visto che i soldi recuperati verranno usati dallo stato per fornire altre prestazioni gratuitamente.

In pratica verrebbero "spostati" i pagamenti ad interventi di altro tipo e non trasferiti nelle casse dello stato.

Giunge spontanea una domanda: chi non ha i soldi nemmeno per curarsi e fatica ad arrivare a fine mese, pensiamo ai disoccupati, le persone anziane, le casalinghe ed i bambini, che spesso sono in famiglie senza alcun reddito o dove entra un solo stipendio, come potrà sostenere le spese dei ticket sanitari su una prestazione un tempo gratuita?