L'ereditarietà,per quanto riguarda l'iperglicemia e il colesterolo alto, secondo una recente ricerca svolta dalla 'Società Italiana di Diabetologia' (Sid) è uno dei fattori principali di rischio del diabete. Lo studio ha rivelato che la predisposizione verso questa malattia è scritta nei geni, dunque, sarebbeuna 'disfunzione' del grasso a predisporre i parenti dei diabetici allo sviluppo della malattia: a un certo punto è come se venisse accesa da 'interruttori molecolari' che si trovano nel'adipe sottocutanea.La ricerca è statapresentata al congresso dell''Easd' (Ass.

Europea Studio diabete):'Questi studi – ha spiegato il presidente Sid Giorgio Sesti – consentirannodi predire, nei soggetti a rischio, lo sviluppo del diabete tipo 2e di identificare terapie farmacologiche personalizzate'.

L'ereditarietà fattore di rischio per il diabete

'Durante la ricerca sono state tenute sotto osservazione un gruppo di persone, parenti di primo grado dei diabetici, ma con predisposizione elevata verso la malattia - aggiunge Luca Perrillo, specialista all'Università Federico II di Napoli - soggetti che, pur essendo in buona salute, presentano alterazioni nel tessuto adiposo: in pratica, il loro grasso sottocutaneo non riesce ad assolvere la giusta funzione e si accumula in altre zone del corpo, come il cuore o il fegato.

Un meccanismo che altera la metabolizzazione delglucosio e porta inevitabilmente al diabete. Il passo successivo consiste nel verificare - aggiunge il dottor Parrillo - se tali cambiamenti possono essere controllati, invece che attraverso la biopsia del grasso addominale, con un semplice prelievo venoso'.

Glicemia e colesterolo: la giusta alimentazione

Uno dei segni principali del diabete - nella maggioranza dei casi - è l'iperglicemia associata ad alti livelli di colesterolo nel sangue (soprattutto di quello 'cattivo') una situazione che favorisce la formazione dell'aterosclerosi e mette in pericolo le arterie e il cuore. Le regole da seguire, per mantenersi in perfetta salute, fondamentalmente sono sempre le stesse: l'alimentazione e il movimento fisico.

Assumere spesso fibre come i legumi e i cereali integrali, mangiare molta verdura e frutta, alternare la carne (magra) al pesce, le uova e i latticini. Per condire meglio l'olio extravergine d'oliva, mentre i grassi di origine animale - contenuti soprattutto nel burro, negli insaccati,carni rosse,latticini e nelle uova - devono essere limitati il più possibile. Anche il sale ha la sua importanza: meglio limitarlo a circa 5 grammi al giorno.

Glicemia alta e colesterolo si combattono però anche con l’attività fisica. Infatti l’esercizio fisico migliora la sensibilità all’insulina e promuove l’uso del glucosio3. L’attività migliore è quella di tipo aerobico di intensità moderata, la stessa che aiuta anche ad aumentare il colesterolo buono. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda a tutti gli adulti in buona salute di praticarne almeno 150 minuti alla settimana. Per sapere qual è il livello di esercizio più adatto al proprio caso è bene rivolgersi al proprio medico. Scopri di più grazie ai consigli del medici del Policlinico "A. Gemelli" nell'iniziativa Viaggio al Cuore del Problema, powered by Danacol.

Attività fisica contro l'aumento di glicemia e colesterolo

Anche l'attività fisica è fondamentale, sia per combattere il colesterolo che la glicemia alta. Infatti il movimento promuove l'uso del glucosio e migliora la sensibilità all’insulina - purchè di intensità moderata, come l'aerobica per esempio - aiutando anche ad aumentare il livello di colesterolo buono.

L’OMS raccomanda di praticarne un'ora e mezza - due ore almeno una volta a settimana, ma sarà il medico di base a consigliare quella più giusta per ogni soggetto; sempre il medico giudicherà se è necessario assumere dei farmaci, come l'insulina o gli ipoglicemizzanti per controllare la glicemia, o le statine per abbassare il livello di colesterolo.

Tuttavia, anche nel caso di terapie farmacologiche, mantenere un sano stile di vita è comunque importante: attività fisica regolare, alimentazione controllata, limitare gli alcolici e non fumare, restano le regole da seguire per mantenersi in salute il più a lungo possibile.