Mentre a Riccione è in corso un nuovo Congresso promosso dalla Società Italiana di Diabetologia, la ricerca scientifica ha dato alla luce un nuovo strumento atto alla misurazione costante del glucosio. Si tratta di Eversense, un sensore atto a monitorare permanentemente i livelli della glicemia. La particolarità del nuovo aggeggio hi-tech, brevettato dalla Roche Diabetes Care, risiede sia nell'impianto sottocutaneo dell'apparecchio che nella continua trasmissione dei dati al proprio smartphone. Inoltre, tramite l'applicazione scaricata sul telefono è possibile raccogliere ed inviare in tempo reale tutte gli allarmi, avvisi e notifiche che riguardano i valori del glucosio.
Quindi, una comunicazione diretta e continua tra medico e paziente.
Come funziona Eversense
L'impianto sottopelle di Eversense può avvenire in una semplice seduta ambulatoriale e in maniera poco invasiva. In effetti, secondo quanto si è riscontrato in seguito all'applicazione nei primi cinque pazienti, il nuovissimo sensore andrebbe posizionato sulla parte superiore del braccio effettuando una piccolissima incisione.
Inoltre, l'azienda assicura un monitoraggio preciso e continuo dei livelli glicemici per almeno 90 giorni. -”Una durata molto superiore rispetto ai sensori non impiantabili”- confessa il General Manager di Roche Diabetes Care Italy.
Il parere degli esperti
Per quanto riguarda l'Italia, il nuovo sensore è già stato impiantato su cinque pazienti.
Tre a Padova, eseguiti dall'equipe di specialisti del reparto Malattie del Metabolismo dell'omonima Azienda Ospedaliera, e due presso il Centro di Diabetologia dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Olbia.
Secondo quanto afferma il dottore Giancarlo Tonolo, direttore del Centro di Olbia, si tratterebbe di un sistema molto semplice e straordinariamente affidabile.
Aggiungendo inoltre, che si è di fronte ad una vera e propria rivoluzione per l'ottimale gestione del diabete, sia per la durata e la precisione che per il potenziale margine di sviluppo che caratterizza lo strumento.