Il digiuno come forma di rigenerazione, soprattutto spirituale, ha radici antiche. Legato a significati religiosi, il digiuno è il mezzo attraverso cui i mistici raggiungono un contatto con il divino. La rinuncia è vissuta come purificazione, capacità di resistere al male. Senza andare troppo lontano persino Gesù dopo aver ricevuto il battesimo da Giovanni Battista, viene trascinato nel deserto dallo Spirito Santo per 40 giorni e 40 notti e grazie al digiuno riesce a resistere alle tentazioni di Satana. Come spesso accade rivalutare certe "usanze" in chiave moderna ce ne fa apprezzare lati che di mistico non hanno proprio nulla, ma che nascondono innegabili benefici per la nostra Salute.

Scienziati illustri del calibro di Umberto Veronesi, ne hanno ampiamente illustrato i benefici nella lotta contro il cancro e la capacità di "ringiovanimento" dell'intero organismo.

In cosa consiste la dieta mima-digiuno

Il regime alimentare ideato dal Dott Valter Longo, ricercatore italiano dell'Istituto FIRC di oncologia molecolare di Milano ora a capo del Longevity Institute dell'Università della Southern California, basato su anni di studi riguardanti le popolazioni più longeve del pianeta, nacque con l'idea di coadiuvare i malati oncologici sottoposti a chemioterapia e come dieta in grado di allungare la vita, ritardando l'insorgenza delle malattie legate all'invecchiamento. Innescò non poche polemiche il servizio delle Iene dello scorso Ottobre, dove l'inviata Nadia Toffa si sottopose alla dieta che consisteva nel nutrirsi di alimenti contenuti in un kit fornito dallo stesso Dott Longo, non in vendita in Italia, ma in commercio negli USA.

Ciò fu subito interpretato come l'ennesimo tentativo di speculazione su una cosa importante come la salute umana. Tralasciando le polemiche, in effetti la "Iena" perse 2 Kg di grasso viscerale, fattore di rischio per malattie cardiache e diabete, in soli 5 giorni (anche qui i dubbi sollevati dai nutrizionisti non sono mancati).

La Dieta mima-digiuno va seguita per 5 giorni a calorie crescenti da 750 a 1100 (quindi è fortemente ipocalorica, per questo imiterebbe gli effetti di un vero e proprio digiuno), da ripetersi 3/4 volte l'anno, fino a 12, sotto stretto controllo medico.

La lotta al diabete: riprogrammazione delle cellule pancreatiche

Da allora il Dott.

Longo e la sua equipe hanno continuato a verificare gli effetti positivi della dieta mima-digiuno (DMD) ed è di questi giorni la pubblicazione dei risultati degli ultimi test clinici sulla rivista Cell. La DMD ridurrebbe i livelli di 3 geni associati a stress ed invecchiamento: IGF1, TOR e PKA. L'ultima ricerca coinvolge 2 gruppi di topi: topi con diabete di tipo 1, ottenuti distruggendo le cellule pancreatiche che producono insulina con alte dosi di streptozotocina; topi con diabete di tipo 2 che presentano la mutazione del gene Lepr dell'insulina, che causa insulino-resistenza e perdita di produzione d'insulina. I roditori sottoposti ad una DMD appositamente ideata, 4 giorni a settimana (dieta libera nei restanti giorni) per 3 cicli, hanno registrato risultati straordinari.

Infatti la produzione di insulina veniva ripristinata. Ciò ha fatto ipotizzare una sorta di "riprogrammazione" delle cellule del pancreas verso uno stato simile a quello embrionale e quindi alla neoformazione di cellule beta, responsabili della produzione d'insulina. Risultati analoghi sono stati ottenuti su cellule pancreatiche umane di pazienti diabetici in vitro. Queste in ultimo le dichiarazioni del Dott Longo: "Questi risultati giustificano uno studio più grande sull'uso della DMD per il trattamento di pazienti affetti da diabete" ed ancora: "Speriamo che un giorno le persone diabetiche possano essere trattate con una DMD approvata dalla FDA per alcuni giorni al mese e verificare la capacità di controllare i loro livelli di zucchero nel sangue".