Per la prima volta nella storia gli scienziati sono in grado di creare dei virus che identificano le cellule cancerogene e inviano un segnale specifico all'organismo per produrre le cellule killer adatte a sconfiggere ed eliminare il tumore.

Questi, in estrema sintesi, i risultati di una ricerca svizzera. Lo studio è opera dei ricercatori dell' Università di Basilea e Ginevra. La ricerca è stata pubblicata sulla nota rivista scientifica Nature Communications. Lo studio è partito dal presupposto che la reazione dell'organismo ai virus e alle cellule cancerogene è differente.

Nel caso delle cellule cancerogene, il nostro sistema immunitario è poco reattivo. Cosa che non avviene, invece, con i virus, anzi.

Le terapie che stimolano la reazione del corpo attraverso l'immissione al suo interno di virus, sono utilizzate da decenni ormai. E' il principio alla base dell'azione dei vaccini. Ma riuscire a indirizzare, specificatamente, le cellule linfocite, cioè le squadre di difesa del sistema immunitario, contro le cellule cancerogene forse è un risultato mai raggiunto prima.

Come si è raggiunto questo straordinario risultato scientifico

I ricercatori svizzeri, guidati da Dottori Doron Merkler e Daniel Pinschewer, hanno spiegato, come dicevamo poco sopra, che il nostro sistema immunitario è poco reattivo verso le cellule tumorali, mentre, al contrario, lo è molto quando deve combattere o interagire con dei virus.

Partendo da questo concetto, i ricercatori hanno isolato il virus della coriomeningite linfocitaria, una malattia virale dei topi. Poi, seguendo lo stesso principio seguito per i vaccini, lo hanno reso inoffensivo. La novità risiede nel fatto che, a questo punto, hanno operato una modifica genetica del virus, introducendo, al suo interno, alcune proteine provenienti da cellule cancerogene specifiche.

Una volta eseguito questo passaggio, hanno provveduto ad inoculare il virus artificiale 'buono' nei roditori. Il virus è stato, così, in grado di dialogare geneticamente con il sistema immunitario dei topi e lo ha indotto a riconoscere le cellule tumorali come pericolose. Questo grazie alla 'traccia' fornita dalle proteine inserite artificialmente nel virus. Infatti, il sistema immunitario ha avviato, immediatamente, la produzione di cellule killer, i cosiddetti linfociti T citotossici, che hanno provveduto a distruggere le cellule pericolose.