I continui tagli che da anni subisce il comparto della sanità rischiano di comportare entro pochissimi anni situazioni disastrose per almeno 14 milioni di italiani, ovvero quasi il 25% dell'intera popolazione nazionale. Questo l'allarmante quadro prospettato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale e dall'Anaoo, il sindacato dei medici dirigenti.

Entro i prossimi 5 anni, secondo Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici, ben 45mila dottori inquadrati nei vari ruoli del servizio sanitario pubblico raggiungeranno l'età pensionabile senza essere, al momento, destinati ad essere sostituiti da nuovi colleghi.

E la situazione è destinata a peggiorare

Queste cifre allarmanti comprendono sia medici di base che colleghi appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale e se non verranno presi provvedimenti in maniera celere dalla politica, questa situazione sarà destinata a peggiorare ulteriormente. I dati parlano chiaro: nei prossimi dieci anni, da qui al 2018 arriveremo a 80mila medici destinati al pensionamento. Più di 33mila medici di base termineranno per raggiunta anzianità il loro servizio, rischiando di lasciare 'scoperti' circa 14milioni di residenti. Gli altri 47mila sono invece attualmente impiegati nei nostri ospedali, e anche per i loro servizi, al momento, non sarebbero previste assunzioni per coprire i loro ruoli.

Secondo i dirigenti delle associazioni sindacali che hanno lanciato l'allarme, questi dati significheranno una netta diminuzione dei servizi di assistenza medica domiciliare e residenziale, andando a colpire maggiormente la popolazione anziana che, come sappiamo, è destinata ad aumentare nei prossimi anni.

Il timore è che, in silenzio, la politica di ogni colore stia smantellando una serie di diritti e garanzie in tema di sanità di base che per quasi un secolo sono state l'orgoglio della nostra nazione.

La denuncia, infatti, è rivolta anche ai partiti impegnati nella campagna elettorale del prossimo 4 marzo. Nessuno tra coloro che si candidano a governare il paese pone l'accento su come risolvere questo problema nei propri programmi elettorali.

Questa futura carenza di operatori sanitari interesserà tutte le regioni d'Italia, e porterà ad una vera e propria "rottamazione" dei medici di famiglia.

Il paradosso di questa situazione porta i giovani laureati in Medicina a cercare - e trovare - lavoro all'estero per cui, il giorno in cui si dovessero aprire dei bandi di assunzione, correremmo il rischio di non avere figure che abbiano i titoli per parteciparvi.