Rossi c'è! Eccome se c'è: il fuoriclasse di Tavullia vince il Gran Premio d'Argentina, terza prova della MotoGP, al termine di una fantastica rimonta, culminata con il sorpasso al campione del mondo Marc Marquez a due giri dal termine. Lo spagnolo, nel tentativo di rimanere in scia, lo tocca sulla posteriore e finisce per le terre, gettando al vento punti preziosi. Sul podio salgono Andrea Dovizioso su Ducati e Cal Crutchlow su Honda, che brucia Iannone sul filo di lana. In classifica piloti Rossi è al comando con 66 punti, 6 di vantaggio su Dovizioso e ben 30 su Marquez, scivolato in quinta posizione.

La gara

Parte bene Espargaro che prende il comando alla prima curva, ma ben presto è scavalcato da Marquez che aumenta i giri, saluta e se ne va. Lo spagnolo aumenta i giri arrivando ad accumulare oltre 4 secondi di margine sul plotone degli inseguitori, guidato da Dovizioso. Intanto Rossi, partito in terza fila con l'ottavo tempo, inizia la sua rimonta. A metà percorso la gara inizia a svoltare: Marquez, che aveva optato per la gomma morbida, inizia a perdere terreno, mentre Rossi, partito con la extradura, infila un sorpasso dopo l'altro ed è secondo. Valentino non si accontenta, sa di essere più veloce del battistrada ed inizia a spingere, guadagnando quasi mezzo secondo a giro. Al penultimo giro l'episodio chiave: Rossi attacca Marquez che resiste una prima volta ma non la seconda: punto nel vivo lo spagnolo prova subito una reazione ma esagera, andando a toccare la ruota posteriore della M1 di Valentino e volando inevitabilmente sul prato di Rio Hondo.

Rossi rimane in piedi e va a vincere, presentandosi sul podio con la maglia della nazionale argentina n. 10 di Maradona.

Vale raggiante

Il campione pesarese commenta così a caldo (come riportato da Eurosport): "La gara è stata ottima, avevo un grande passo, sapevo che dovevo spingere e l'ho fatto al 100%. Sono dispiaciuto per la caduta di Marquez, spero stia bene". Marquez analizza l'incidente: "Fa parte delle corse, può capitare, non è colpa di nessuno. Da Vale c'è sempre da imparare".