Dieci giorni fa, quando era arrivato ad un soffio dalla maglia rosa nella crono d’apertura del Giro d’Italia 2016, in tanti si sono chiesti chi fossePrimoz Roglic. Il corridore sloveno ha una storia decisamente curiosa alle spalle, un passato da campione di salto con sci, e particolarmente strana è stata anche la sua cronometro vincente di ieri sulle strade toscane. Roglic ha spiegato di averla affrontata senza grande motivazione, pensando solo a divertirsi. Ma con un pizzico di fortuna è arrivato il successo.

Roglic, che crono strana!

Dopo la splendida prestazione nella cronometro d’apertura, c’era una certa curiosità per seguire Primoz Roglic nei 40 chilometri sulle colline del Chianti.

La sua prova ha destato sensazione anche stavolta, ma ha stupito ancor di più quello che ha raccontato dopo l’arrivo: “Ho perso la borraccia e il computer dopo pochi chilometri, mi sono demotivato -ha spiegato Roglic ricostruendo la sua corsa - Ho deciso di continuare rilassato, ma ho capito che in salita stavo andando bene ed ho spinto solo per divertirmi. Nella seconda parte del percorso sono stato molto veloce ed anche un po’ fortunato, non ho avuto pioggia, mentre i corridori che sono partiti dopo ne hanno avuta molta. È stata una corsa molto strana”.

Roglic è arrivato a Greve in Chianti, segnando un tempo di 51’ 45’’ che nessun altro è riuscito a battere. Per lo sloveno con un passato nel salto con gli sci si tratta della prima grande vittoria nel Ciclismo professionistico.

La prima crono lunga della carriera

A rendere ancora più particolare la vittoria di Primoz Roglic nella cronometro del Chianti è il fatto che mai, prima d’ora, il corridore sloveno si fosse misurato in una prova del genere: “La crono più lunga che avevo fatto finora era di una decina di chilometri” ha rivelato il ciclista del Team Lotto.

Il ventiseienne sloveno è al debutto in un grande giro, alla sua prima stagione nel ciclismo che conta. Il suo passato appartiene al salto con gli sci, disciplina che ha ben poco a che vedere con le due ruote e nella quale ha conquistato anche un titolo mondiale giovanile. Dopo un infortunio ad un ginocchio nel 2013 ha iniziato con il ciclismo con una squadra continental, mettendosi in luce in alcune corse minori.

Lo scorso anno ha vinto il Giro di Slovenia e il Giro di Azerbaijan, oltre alla maglia dei Gpm alla Coppi e Bartali, abbastanza per strappare un contratto World Tour con la Lotto Jumbo. Quest’anno ha confermato di avere delle doti interessanti, chiudendo quinto alla Volta Algarve e secondo in una tappa della Volta Catalunya.