Il Tour de France di fabio aru non si sta concludendo secondo le aspettative che si erano create nelle prime due settimane di corsa. Dopo la splendida vittoria ottenuta a Planche des Belles Filles staccando Froome, Porte, Bardet e tutti gli altri favoriti, Aru ha indossato la maglia gialla sui Pirenei ma è stato infine respinto dalle Alpi. Il campione della Astana ha però trovato molti aspetti positivi in questo suo Tour de France, nonostante la parabola discendente che ha avuto nella fase decisiva e che l’ha portato al quinto posto della classifica generale.

Aru, tante difficoltà nell’ultima parte di Tour

Per quasi due terzi di corsa il Tour de France di Fabio Aru era stato al limite del sogno. Aveva staccato tutti a Planche des Belles Filles conquistando il primo arrivo in salita. Era andato ancora all’attacco sul Giura imponendosi di forza come il vero avversario di Chris Froome, una posizione rafforzata dopo la tappa di Peyragudes in cui era diventato maglia gialla.

Ma lì la corsa del campione della Astana ha cominciato a girare. Aru si è trovato nella difficile situazione di dover gestire la corsa con una squadra falcidiata dagli infortuni ed ha cominciato anche ad essere condizionato dalla bronchite, un malanno che poi si è trascinato fin sulle tappe alpine.

Non bisogna poi dimenticare che Aru ha preparato questo Tour a stagione in corso, dopo aver rinunciato al Giro per un infortunio, con tutte le incognite del caso. Tra Galibier e Izoard non si è più visto il Fabio Aru aggressivo della prima parte di corsa. “Da quando ho preso la maglia gialla ho vissuto dei momenti difficili a causa della bronchite” ha raccontato Aru al sito ufficiale della Astana dopo la tappa dell’Izoard che lo ha fatto scendere in quinta posizione in classifica generale.

‘Ancora in alto in classifica’

Nonostante le difficoltà di salute e quelle della squadra, Fabio Aru ha combattuto come suo solito sul Galibier e sull’Izoard, limitando i distacchi e difendendo un posto tra i primi cinque della classifica.

“Ho provato a fare del mio meglio per continuare a combattere e dare sempre il 100%” ha continuato il campione della Astana. “Con tutto questo posso essere felice di come ho corso la tappa dell’Izoard e per essere ancora in alto in classifica. Nonostante la malattia non mi arrendo” ha concluso Aru. Per fissare definitivamente la classifica manca ora solo la cronometro di Marsiglia, nella quale Aru non dovrebbe correre nessun rischio di essere superato dai corridori che lo seguono ma potrebbe provare l’assalto a Mikel Landa, che lo precede di soli 19’’.