Il Giudice di Pace di Venezia ha detto no, per quel che riguarda le bollette di luce e gas, alla tassa sulla tassa, ovverosia all'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (Iva) sulle accise e sull'addizionale provinciale. Dopo le battaglie degli anni scorsi, da parte delle Associazioni dei Consumatori, riguardanti l'Iva sulla tassa sui rifiuti, la sentenza del Giudice di Pace, che con una sentenza ha giudicato indebita l'applicazione dell'Iva sulle addizionali e sulle accise, apre ora nuovi scenari sulle bollette di luce e gas visto che ci potrebbero essere presto delle richieste di rimborso a valanga eventualmente anche attraverso una class action, ovverosia con un'azione collettiva risarcitoria.

La Federconsumatori ha accolto con un plauso la sentenza del Giudice di Pace di Venezia visto che l'Associazione dei Consumatori già da diversi anni si batte proprio contro la tassa sulla tassa applicata sulle bollette di energia e gas dei cittadini. I costi aggiuntivi legati a questa doppia tassazione sono non indifferenti visto che, porta ad esempio proprio la Federconsumatori, per una famiglia con un consumo medio di gas, pari a 1.400 metri cubi annui, senza l'applicazione dell'Iva su accise ed addizionali il risparmio annuale sarebbe dai 50 ai 75 euro.

La Federconsumatori, in forza a questa sentenza, ha già dato mandato ai propri legali per valutare e per mettere a punto ogni modalità utile per intervenire a tutela dei clienti di luce e gas anche attraverso dei ricorsi affinché vengano pienamente rispettati i diritti dei cittadini sull'imposizione dell'imposta sul valore aggiunto sui tributi che l'Associazione dei Consumatori bolla come un 'vero e proprio abuso'.

La questione relativa alla 'tassa sulla tassa' è peraltro di lungo corso visto che già in passato, con la sentenza 3671/97, ricorda altresì la Federconsumatori, ad esprimersi era stata a Sezioni Unite la stessa Corte di Cassazione ritenendo che 'un tributo - non potesse - gravare su un altro analogo... senza una espressa statuizione legislativa'.