In questi ultimi tempi non si fa altro che parlare del nostro pianeta Terra che sarebbe ammalato a causa delle sevizie a cui gli uomini lo sottopongono quotidianamente. Scienziati di tutto il mondo si interrogano sul da farsi. La stessa cosa la stan facendo i vari capi delle maggiori Nazioni anche se con pochi vantaggi, cercando di trovare il modo  per far dimuire l'inquinamento atmosferico che ha superato il limite di tolleranza.

Parecchi scienziati sono d'accordo nell'affermare che andiamo incontro ad un rialzo della temperatura e che fra una trentina d'anni aumenterà di tre o quattro gradi.

Ed inoltre, la popolazione, dovrà fare i conti anche con l'acqua, stante che, i ghiacciai si stanno sciogliendo, così pure la calotta polare, per cui gli oceani potrebbero aumentare e avanzare per sei o sette metri facendo sparire interi arenili e spiagge.

Attualmente, stiamo assistendo a grosse tempeste, uragani e venti che soffiano oltre i duecento chilometri orari, a inondazioni che mettono in ginocchio interi terrori e città. Altri scienziati sostengono che questi fenomeni sempre più fitti e molto devastanti non siano altro che uno sfogo del nostro pianeta che si autodifende dai mali che l'uomo produce nei suoi confronti.

Altri scienziati ancora, sostengono che ogni tanto tali fenomeni possono accadere asserendo che oltre cento anni orsono ci fu una caldissima estate come quella del 2003 e che vi è una spiegazione logica per questi eventi ed è quella che il nostro pianeta mette in atto un sistema di autocontrollo o autodifesa, vale a dire che se in Europa fa caldo per un certo periodo di tempo, in un altro continente, magari caldo per natura, può fare freddo con neve e ghiaccio mai visti prima.

A pensarci su un pochino, la tesi sostenuta non è da buttare, ma pensare che abbiano ragione questi ultimi se guardiamo ai cambiamenti avvenuti nei tempi passati  non causati dall'uomo ma spontaneamente. Quindi tutto l'alarmismo circa il gran caldo e i ghiacciai che si liquefanno è una cosa che sì da da pensare, ma da prendere con le molle e non per oro colato.