Ci ha impiegato ben 7 anni Angela Sun, surfista e giornalista americana, per documentare e rivelare al mondo uno dei più incredibili disastri ecologici che affligge l'ecosistema del Pacifico. Plastic Paradise: The Great Pacific Garbage Patch è il titolo del docufilm che vuole far conoscere al mondo il gravissimo impatto ambientale causato dall'Isola paradiso dei rifiuti di plastica, situata tra il 135° e il 155° meridiano Ovest e il 35° e il 42° parallelo Nord.

Si tratta, infatti, di una enorme chiazza di rifiuti galleggiante che si estenderebbe, secondo le stime dell'Algalita Marine Research Foundation e la Marina degli Stati Uniti, su una superficie pari allo Stato del Texas o addiritturara di tutti gli Stati Uniti messi insieme, e avrebbe una portata di oltre 3 milioni di tonnellate di materiale plastico.

Il Garbage Patch, così è soprannominata l'isola dei rifiuti di plastica formatasi per via di correnti oceaniche nell'area di convergenza del Vortice Subtropicale del Nord Pacifico, è un inquietante esempio di catastrofe ambientale di cui già aveva dato notizia la National Oceanic and Atmospheric Administration in un documento alla fine degli anni Ottanta.

Il documentario di Angela Sun ci rivela come l'enorme isola galleggiante iniziatasi a formare negli anni Cinquanta con l'avvento e il consumo indiscriminato della plastica, a distanza di sessanta anni, sia diventato un mostro dalle dimensioni di fatto imprecisate, una bomba ecologica per l'Ambiente marino interessato, tanto più perché l'impressionante varietà e qualità del Garbage Patch è il concentrato indistinto di detriti plastici che, non biodegradandosi, ma sfaldandosi gradatamente, disperde nell'ecosistema i polimeri, sostanze nocive molto simili al placton di cui la fauna oceanica si nutre.

Il docufilm di Angela Sun sta già riscuotendo un grande riscontro nel circuito dei Festival di documentari ambientali indipendenti e seminando inquietudine tra quanti su "Vimeo" hanno già visto il trailer.