Mentre alla COP21 di Parigi, la Conferenza Mondiale sul Clima, si tenta di raggiungere un accordo per ridurre le emissioni di gas di inquinamento e per limitare il surriscaldamento globale, ci si accorge che l'acqua sta pian piano divenendo un bene raro e non più illimitato. Anche la pioggia risulta essere una grande assente in questa stagione in molte parti d'Italia e non solo: a Vercelli non piove da cinquantanove giorni, Torino e Milano, invece, non vedono la pioggia da circa un mese e mezzo, così Como e la situazione è molto simile anche al sud.
In Sardegna sono tre i fiumi che si trovano sotto il livello minimo, gli stessi fiumi che vengono usati anche per formare bacini da cui si assorbe l'acqua per creare energia idroelettrica. Questo significaun rischio doppio tra la siccità che sta divenendo consueta e l'uso delle risorse idriche forse troppo eccessivo.
L'acqua, un tempo fonte di energia rinnovabile, diventa elemento di rischio
Si tratta di cambiamenti climatici che impongono cambiamenti di rotta anche nello sguardo verso le energie rinnovabili che fino a poco tempo prima erano considerate le uniche "linee guida" per poter salvaguardare la salute dell nostro pianeta. Sia l'agricoltura che anche l'industria si servono dell'acqua per produrre energia e se fino a poco tempo fa questo era considerato un modello ecologico, oggi sta diventando un altro elemento di rischio che si aggiunge all'uso sconsiderato, quando c'è, di questa preziosa ma sempre meno abbondante risorsa.
Ad oggi, le rinnovabili più utili risultano quindi essere l'eolico ed il fotovoltaico che riescono a sfruttare sia l'energia del sole che del vento per la produzione di energia elettrica. Anche per le irrigazioni dei campi bisognerà dunque trovare modelli alternativi, anche perché se le previsioni di breve periodo in Italia continueranno a parlareancora di "piogge mancate", a più ampio spettro c'è anche l'allarme lanciato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite(ONU) che ci mette di fronte alla possibile perdita, nel giro di pochissimi anni, di circa il 40% delle risorse idriche mondiali.