L’ora legale 2016 entra in vigore tra una manciata di giorni. L’arrivo della stagione primaverile porterà le giornate ad allungarsi e contemporaneamente si assisterà al cambio dell’orario, così da sfruttare al meglio la luce del sole, risparmiando di conseguenza energia. Marzo, che fra i tanti appuntamenti in agenda presenta l’equinozio proprio in questo penultimo weekend del mese, vedrà il passaggio da ora solare a ora legale in quello successivo. Quest’anno non sarà un giorno a caso, in quanto tale evento cadrà a Pasqua. Dunque, nei giorni delle festività pasquali bisognerà ricordarsi di spostare le lancette degli orologi.
Di seguito andremo a scoprire tutti i dettagli relativi al cambio dell’ora, con alcune curiosità sull’argomento che forse non tutti sanno.
Ora legale 2016: lancette avanti o indietro?
Il transito verso l’ora legale ci sarà nel corso della notte fra sabato 26/3 e domenica 27/3, appunto nel giorno pasquale. Nel momento in cui scatteranno le ore 2.00, sarà necessario portare l’orario avanti di sessanta minuti. Questo vorrà dire che si dormirà di meno, ma essendo una giornata di festa, non ci saranno grossi problemi. Se si considera che il lunedì di Pasquetta si riposerà, ciò permetterà di adattarsi meglio ai nuovi ritmi e non avere quei fastidiosi disturbi che ricordano gli stessi del jet-lag. Il motivo per cui si effettua il cambio nelle ore notturne è dato dalla possibilità di ridurre i disagi legati alla vita quotidiana: per esempio i mezzi di trasporto sono fermi e di conseguenza non vi sono orari da modificare per partenze o arrivi.
Il passaggio inverso, ossia il ritorno all’ora solare, avverrà il 30/10, ma in quell’occasione si sposteranno le lancette indietro.
Curiosità e storia dell’ora legale
In Italia venne introdotta per la prima volta nel 1916, esattamente cent’anni fa. Nel corso dei decenni, però, abbiamo assistito a modifiche relative alla sua durata.
In un primo tempo, fino al 1980, l’ora legale restava attiva per un quadrimestre, da fine maggio a fine settembre; successivamente, fino al 1995, si è esteso tale periodo fino ad un semestre, dall’ultima domenica di marzo a quella di settembre. Dall’anno seguente ad oggi, invece, la durata è di sette mesi e sappiamo bene quando inizia e quando termina.
Oltre che nel nostro Paese, essa viene utilizzata dagli anni ’80 anche nel resto dell’UE. Come già accennato in precedenza, l’introduzione avvenne per consentire una migliore ottimizzazione delle ore di luce solare, con l’obiettivo di avere un risparmio energetico. Visto che le giornate sono allungate tra primavera ed estate, è buona cosa anticipare l’avvio della vita produttiva e sfruttare il fatto che l’alba avviene molto presto.