Microrganismi capaci di risanare i suoli e viaggi spaziali alla scoperta di nuovi pianeti capaci di dare risposte per salvare la Terra. Cosa hanno in comune la scienza e la fantascienza in campo agricolo? Si può dire tutto, visto che ogni progresso umano è frutto dell’inventiva e dell’innovazione di menti capaci di immaginare ciò che ancora non esiste, la scienza e fantascienza sono quindi intimamente interconnesse anche in campo agricolo. Il nostro pianeta è malato e ha bisogno di interventi urgenti, la microbiologia applicata al suolo può fare miracoli, ma non senza un aiuto da parte di tutti.
Scienziati, studenti e agricoltori in aiuto al pianeta
Non è materia da poco, c’è in ballo non solo il nostro presente, ma anche il futuro delle nuove generazioni. Tanto si è scritto e tanto si è sceneggiato sulle prevedibili conseguenze della grande malattia che affligge il nostro pianeta e degli esiti negativi se non corriamo subito ai ripari. Lo aveva immaginato Isaac Asimov già a partire dagli anni ’50 nelle sue saghe fantascientifiche, lo ha messo ben in evidenza James Cameron nel suo film culto del 2009 Avatar: il disinteresse e il menefreghismo umano nei confronti del proprio habitat, l’uso sconsiderato di pesticidi e di logiche puramente di mercato sulla produzione agricola, così come il continuo avvelenamento delle acque e dei suoli da parte di un’industria irrispettosa dell’ambiente, ha effetti deleteri sulla salute e sul benessere psicologico delle persone.
Ma il presente e il futuro non sono così neri come la grande letteratura distopica ce li vuol far immaginare. Diversi movimenti, Ong e aziende stanno cercando soluzioni ottimali per salvare Gaia e tra queste c’è la 'Ms Biotech Microspore', con l’agronomo e docente accademico Vincenzo Michele Sellitto a capo della struttura tecnica.
Sellitto, che ha un’idea piuttosto avveniristica del futuro della scienza applicata all’agricoltura, ha deciso di coinvolgere nel suo progetto di ricerca studiosi di microbioma, suolo e piante. E non solo: ai seminari che si sono tenuti il 5 e 6 giugno scorso a Pesche (Isernia) e a Pontecagnano (Salerno), ha invitato l’agronomo e scienziato della NASA Doug W.
Ming.
Lo scienziato della Nasa e il sogno di Sellitto
Ai seminari hanno partecipato quasi 190 persone tra docenti, ricercatori e studenti universitari, ma anche aziende agricole e agronomi. Tema principale è stato l’uso della microbiologia, scienza innovativa studiata a livello internazionale, applicata all’agricoltura. Il sogno di Sellitto è duplice. In primis, vorrebbe creare una task-force di giovani ricercatori nell’ambito della microbiologia applicata all’agricoltura, sia a livello accademico che aziendale. Giovani che, secondo l'ideale del professore, abbiano il coraggio di innovare e di applicare le nuove tecnologie scientifiche al risanamento del suolo terrestre e siano capaci quindi di offrire all’umanità una produzione agricola salutare, e all’ambiente ossigeno per la sua sopravvivenza.
Poi, un ulteriore obiettivo sarebbe la realizzazione, in Molise, di un vero gioiello di ricerca scientifica, la 'Biotech Valley'. Tutti connessi in un grande network che agevoli la produzione di innovazioni.
La microbiologia applicata al suolo
La microbiologia si inserisce in questo contesto, in quanto studia i microrganismi che sono alla base della vita. Applicata al suolo la microbiologia può aiutare a restaurare tutti quei processi chimici del terreno che sono stati danneggiati da un suo uso intensivo e da quello smodato di prodotti killer, quali per esempio i pesticidi, che ne hanno profondamente alterato la struttura a livello molecolare.
In questo processo innovativo è stato di grande importanza l’intervento dello scienziato della Nasa Doug Ming, che ha illustrato la sua attività di ricerca sulla superficie marziana, e in particolare le attività del Rover Curiosity, il robot inviato a esplorare il suolo di Marte.