Il Minatore Smeraldino potrebbe arrivare in Italia. E' stato trovato in Polonia e secondo gli esperti sarebbe diretto verso il sud, tanto che potrebbe raggiungere le nostre latitudini. Dietro al nome simpatico si cela una varietà di coleottero particolarmente vorace di faggi e ulivi. I patologi delle piante avvertono che il suo arrivo potrebbe cagionare alle nostre piante di ulivo più danni di quanti ne abbia provocati la Xylella. Gli americani ne sanno qualcosa: negli Usa questo coleottero ha sterminato 100 milioni di alberi provocando danni ambientali per miliardi di dollari.
SI tratta di uno degli effetti dell'aumento delle temperature.
La minaccia di zanzare e zecche
Se il Minatore Smeraldino e altre specie minacciano le nostre piante, a causa dei cambiamenti climatici potrebbero arrivare anche specie che mettono a repentaglio la salute umana. Dopo la zanzara tigre potrebbero arrivare le zanzare giapponesi e coreane, che trasportano il virus Zica, che l'estate scorsa ha raggiunto l'America Latina e la Florida provocando malformazioni nei feti. Una minaccia concreta è inoltre rappresentata dalle zecche, che in passato si facevano vive solo nel periodo primaverile-estivo, mentre a causa dell'aumento delle temperature ora sono attive già a Gennaio. Essendo attive per un periodo più lungo hanno maggiori probabilità di infettarsi e diventare vettori di malattie pericolose per l'uomo come la Borreliosi di Lyme e l'encefalite virale.
La prima malattia se non diagnosticata in tempo può sfociare in gravi problemi a livello cardiologico ed encefalico, la seconda invece è un'infezione che si sta rapidamente diffondendo.
Come cambiano i mari
L'aumento delle temperature non sconvolge solo l'ecosistema e l'habitat terrestre, ma anche quello marino. Ferdinando Boero, docente di Zoologia all'Università del Salento da anni sta studiando come il cambiamento climatico sta influendo sul Mare Nostrum.
La maggioranza delle specie "aliene" accede al Mediterraneo attraverso il canale di Suez, che da quando è stato allargato, nel 2015, è diventato la porta di ingresso per pesci e meduse urticanti. L'Adriatico è invaso dalla medusa luminosa, mentre nelle acque al largo della Sardegna è stata rinvenuta la Rhopilema Nomadica, una temibile varietà di medusa che proviene dall'Oceano Indiano e arriva a pesare 10 kg.
Nei fondali più bassi invece è arrivato il Lion fish, il "pesce leone" dotato di aculei velenosi. Il Mediterraneo si sta tropicalizzando, in quanto le varietà di pesci, alghe e meduse tipiche delle zone intertropicali si stanno allontanando dai luoghi di origine, divenuti troppo caldi, trovando il loro habitat ideale nel Mar Mediterraneo. E secondo la rivista Science presto potrebbero "migrare" nel Mare Nostrum persino le barriere coralline, che nei luoghi di origine stanno scomparendo.