Nuove prospettive stanno nascendo in questi giorni per l'ambiente della zona Vesuviana di Napoli. L'ente nazionale parco del vesuvio si è, infatti, impegnato ad effettuare una mappatura completa delle zone che sono state interessate dagli incendi della scorsa estate. E' quanto pattuito dalla conferenza voluta dal Prefetto di Napoli Carmela Pagano dopo i roghi che si sono verificati nel mese di luglio e che hanno devastato una vastissima zona del vulcano e delle sue adiacenze.
Il summit
Al summit erano presenti anche il Presidente dell'Ente Nazionale Parco Vesuvio Agostino Casillo, i rappresentanti della Regione Campania, della Città metropolitana di Napoli, delle forze dell'ordine e dei comuni che rientrano nei territori interessati.
Durante la conferenza ad hoc, sono stati posti in evidenza i fattori di rischio ambientale sul territorio legati a fattori idrogeologici del perimetro che va dal Vesuvio al Monte Somma. Non solo: tutte le istituzioni presenti hanno avuto modo di evidenziare l'elevato tasso di rischio idrogeologico ed ambientale a cui sono sottoposti tutti i territori interessati dai roghi che hanno fortemente indebolito buona parte della zona distruggendo un equilibrio ambientale già messo a dura prova dalla costante siccità che non riguarda negli ultimi anni solo i mesi estivi, ma anche quelli autunnali ed invernali.
Il primo a voler scendere in campo affinchè si possa risolvere uno dei problemi maggiormente sentiti a livello ambientale è stato proprio l'Ente nazionale Parco del Vesuvio che si è impegnato ad effettuare una dettagliata e completa mappatura del territorio con tutte le aree a rischio per tentare di avviare interventi mirati al fine di mettere l'intera area interessata in sicurezza sia per i cittadini che per gli animali che vivono all'interno del perimetro del suddetto parco.
Urge la massima collaborazione
Il Presidente Casillo ha, inoltre, dichiarato, alla fine del tavolo istituzionale, che il Parco in qualità di ente preposto farà da subito la propria parte supportando finanziariamente il progetto di messa in sicurezza dei luoghi interessati. Inoltre, secondo il presidente, urge nello specifico la massima collaborazione con e tra i Comuni interessati ai quali è stata chiesta l'immediata attivazione dei locali uffici tecnici al fine di trasmettere progetti che possano essere valutati e finanziati nell'immediato. Un nuovo passo avanti per tutelare sempre di più la biodiversità e il delicato sistema ambientale del Parco del Vesuvio già messo a dura prova dai roghi dei mesi scorsi.