Un rapporto sull'Inquinamento atmosferico della Lancet Commission on Pollution & Health, firmato dalla Global Alliance on Health and Pollution e dell'Icahn School of Medicine del Monte Sinai (New York), ha rilevato che nel 2015 i decessi causati dall'inquinamento sono aumentati considerevolmente fino a toccare i nove milioni, circa un sesto della popolazione mondiale. Decisamente molto più delle morti causate dalle guerre - di ben quindici volte - e all'incirca il totale dei decessi causati dalla combinazione di AIDS, tubercolosi e malaria. Una situazione, quindi, ben peggiore di quella che si vuole fare credere.

Le malattie causate dall'inquinamento sono principalmente di natura cardiovascolare e respiratoria, e le cure necessarie attingono da una buona parte del Pil medio annuo dei paesi a medio e basso reddito, con conseguenze sull'economia. Talvolta però le cure falliscono proprio per l'ingente gravità delle patologie, e inevitabilmente si va incontro a morti precoci, anche se si è fatto il possibile per evitarle. Vittime dell'eccesso di smog sono anche animali, piante e colture; a rischio soprattutto quelle destinate alle tavole.

I responsabili

Sono i combustibili fossili - come petrolio, carbone e gas - a determinare la stragrande causa dell'avvelenamento dell'atmosfera; basti pensare che il loro utilizzo conta oltre l'85% degli inquinanti che "sporcano" l'aria.

Gli Stati Uniti negli ultimi anni si sono impegnati a ridurre le emissioni - ovvero ad utilizzare sempre meno petrolio - tanto da ridurre anche le malattie legate ad essi. Ma questo purtroppo non basta e a causa della politica altalenante di Trump non si sa se questo impegno proseguirà.

Richard Fuller, il copresidente della Commissione Ambiente, ha sottolineato l'importanza di evitare che entro il 2050 le cose peggiorino.

Afferma infatti che le alternative ci sono e comportano addirittura costi minori rispetto a quelli dei combustibili fossili.

Anche un italiano membro della Commissione, Roberto Bertollini, ha dato delle direttive per cercare di ridurre l'emissione di gas serra. Punta il dito contro l'eccesso di utilizzo di metalli pesanti e di sostanze chimiche, anche in Europa, dando rilievo ai rischi a livello neurologico e all'apparato riproduttivo. L'inquinamento è uno dei peggiori "serial killer" con cui si può avere a che fare, eppure si fa davvero poco per contrastarlo.