La nuvola di nero smog postata da Paolo Nespoli dallo spazio è emblematica della inerzia delle amministrazioni e dello Stato contro l’Inquinamento atmosferico che puntualmente, in questo periodo, in presenza di determinate condizioni meteorologiche, diventa emergenza. Particolarmente grave la situazione a Torino. Scattano così i piani antismog: targhe alterne, limitazioni al traffico e quanto altro. Scattano i consigli: tappatevi in casa, non fate sport all’aria aperta, non aprite le finestre, non portate il vostro bambino a spasso con il passeggino.

Eppure sono anni che tutto ciò avviene. L’area padana diventa una terra da concentrazioni di inquinanti elevatissime perché lo smog, come una cappa, incombe togliendo luce e respiro a tante città e a tante popolazioni. Grave la situazione anche in altre aree del Nord d'Italia. I livelli di questi giorni risultano davvero allarmanti con concentrazioni anche tre volte superiori al limite di legge. Parte così l'allarme e la mobilitazione. A Bologna oggi si terrà un question time sulla problematica dell'inquinamento dell'aria in città. I limiti di concentrazione in aria delle PM10 sono stabiliti dal Decreto Legislativo 155/2010 e calcolate su base temporale giornaliera ed annuale. Il valore limite annuale per la protezione della salute umana è di 40 μg/m3 (micogrammi al metrocubo) mentre quello giornaliero è di 50 μg/m3 da non superare per più di 35 giorni all’anno.

Tutti si scagliano, con non poca ipocrisia, contro le polveri sottili (PM10) frutto di politiche poco attente all’ambiente.

Polveri sottili? Ecco cosa sono

Cosa si nasconde dietro questo acronimo? PM significa “particulate matter”, termine generale usato per un miscuglio di particelle solide e liquide che si trovano in sospensione nell'aria.

Sono polveri di diametro inferiore a 10 milionesimi di metro. Gli esperti spiegano che si tratta di 10 micrometri - µm - di diametro, lo spessore di un capello è circa 100 micrometri. Le chiamano anche “polveri inalabili” per la loro capacità di penetrare nel tratto superiore dell'apparato respiratorio.

I danni per la salute

Gli effetti delle polveri sottili sono molto rischiosi: l'esposizione alle particelle è associata ad aggravamento delle condizioni respiratorie, come per esempio l'asma, bronchiti ed enfisemi. Ad essere più sensibili al fenomeno di alte concentrazioni di polveri sottili sono gli anziani. Queste particelle, a causa delle loro ridottissime dimensioni, restano sospese in atmosfera per tempi più o meno lunghi.

Da cosa sono generate?

A cosa sono dovute? Le cause dovute all’attività dell’uomo possono ricondursi principalmente ai processi di combustione quali: emissioni da traffico veicolare, utilizzo di combustibili (carbone, oli, legno, rifiuti, rifiuti agricoli), emissioni industriali (cementifici, fonderie, miniere).

Le fonti naturali invece sono sostanzialmente: aerosol marino, suolo risollevato e trasportato dal vento, aerosol biogenico (pollini, spore, residui vegetali e resti di insetti), incendi boschivi, emissioni vulcaniche ed altri fattori. Le polveri sottili sono i maggiori fattori di diminuzione della visibilità serale nelle città italiane e causano danni anche ai monumenti.