Dopo la Superluna, occhi di nuovo puntati al cielo nella notte tra il 13 e il 14 dicembre per quello che è stato definito come lo show più spettacolare dell'anno: le Geminidi, la pioggia di stelle cadenti più intensa del 2017, superiore anche alle Perseidi di agosto. Si tratta di un fenomeno estremamente interessante non solo per gli astronomi, ma anche per tutti gli appassionati del settore che, oltre ad osservare il suggestivo spettacolo ricreato dallo sciame meteorico che illuminerà il cielo nel mese di dicembre, quest'anno potranno assistere, in via del tutto eccezionale, anche al passaggio dell'asteroide 3200 Phaethon, da cui le suddette stelle cadenti hanno origine.

Le caratteristiche delle Geminidi

Le Geminidi sono uno sciame meteorico annuale tra i più prolifici fra quelli noti. Si manifestano dai primi giorni di dicembre e, in particolare, sono osservabili dal 3 al 19 dicembre quando la Terra, compiendo il suo moto di rivoluzione attorno al Sole, passa attraverso una nuvola di detriti, frammenti e polveri lasciata dall'asteroide 3200 Phaethon, che a contatto con l'atmosfera si incendiano, dando luogo a fiammate e stelle cadenti brillanti e spettacolari. Le Geminidi si possono osservare in tutta la volta celeste, ma il loro nome deriva dalla zona di cielo dalla quale sembrano avere origine, un radiante di qualche grado a nord-ovest dalla principale stella della costellazione dei Gemelli.

Dal momento in cui furono osservate per la prima volta nel 1862, gli astronomi hanno rilevato un progressivo aumento dell'intensità delle Geminidi, registrando il passaggio da una frequenza di 20-30 meteore all'ora, alle attuali 120 ogni ora. È per questo motivo che l'Unione degli astrofili italiani ha affermato che, vista la rapida evoluzione dello sciame, non è da escludere la possibilità che il fenomeno scompaia del tutto in meno di un secolo.

Come si potrà assistere al fenomeno

Solo la temperatura rigida potrebbe ostacolare l'osservazione del fenomeno, ma gli esperti assicurano la spettacolarità dell'evento. Infatti, mentre le Perseidi di agosto sono state difficilmente visibili a causa della luminosità della Luna, le Geminidi potranno essere visualizzate con facilità, non solo per l'intensità con cui le stelle cadenti si incendieranno nel cielo, ma anche per la presenza di una luna quasi nuova che apparirà solo nelle ultime ore della notte che precedono l'alba.

In particolare, sarà possibile assistere al fenomeno volgendo lo sguardo ad est dalle 21 in poi, oppure in diretta streaming, collegandosi alla piattaforma Virtual Telescope, un progetto di Gianluca Masi, astrofisico e curatore scientifico del Planetario e Museo Astronomico di Roma.

L'asteroide Phaethon

Il fenomeno delle Geminidi raggiungerà il suo culmine nella notte tra il 13 e il 14 dicembre, ma dopo pochi giorni sarà Phaethon ad attirare su di sé gli occhi degli esperti, offrendo un altro affascinante spettacolo. L'asteroide ha un diametro di 5,1 chilometri ed è il quinto corpo celeste tra quelli che sono ritenuti potenzialmente pericolosi per la Terra a causa delle dimensioni. Phaethon, tuttavia, al momento si trova ad una distanza di sicurezza dal nostro pianeta, al quale si avvicinerà solo la notte del 16 dicembre, quando transiterà comunque a circa 10,3 milioni di chilometri, una distanza che non consentirà di osservarlo ad occhio nudo, ma solo attraverso un binocolo di medie dimensioni, puntato tra le costellazioni di Perseo e Pegaso, verso nord-ovest.

L'astrofisico Gianluca Masi ha spiegato che l’asteroide segue un'orbita che lo porta ad addentrarsi di molto all'interno del sistema solare, raggiungendo una distanza minima dal Sole di soli 21 milioni di chilometri, inferiore a quella di Mercurio, il pianeta più interno del sistema. Da qui deriverebbe il suo nome, collegato al mito di Fetonte, figlio di Elios, il dio del Sole.