La prossima stagione primaverile sarà probabilmente molto movimentata, una primavera dinamica e anche piuttosto fredda in particolare sulla fascia del centro-nord Europa per l'arrivo di aria fredda di origine artica. La caratteristica sono gli anticicloni che saranno defilati sul nord atlantico, di conseguenza molte nazioni del centro nord Europa potranno vedere fasi anche invernali, in particolare nella prima parte di stagione. Anche l'Italia sarà lambita da queste perturbazioni che raggiungeranno il Mediterraneo, con venti freddi, dove concluderà con una massa d'aria più umida.

Di conseguenza ci si aspettano delle ondate di maltempo, soprattutto al centro-sud che sarà soggetto a dei periodi termicamente sotto le medie stagionali, con dei picchi di caduta di 10°C. Quindi una primavera che potrebbe essere con delle precipitazioni sopra la media per l'Italia, in specie al centro-sud, e temperature sotto la norma. Il tutto è dovuto al riscaldamento stratosferico che si sta propagando in troposfera e di conseguenza la primavera potrebbe essere condizionata soprattutto nella prima parte di stagione da questo forte e anomalo riscaldamento termico. Nella prima parte della primavera gli anticicloni sono defilati tra la Groenlandia, l'Islanda e il Regno Unito e una massa di aria fredda che interessa molte nazioni del centro-nord Europa mentre il Mediterraneo è attraversato dalle basse pressioni.

Invece una seconda parte della primavera si prevede un'alta pressione che dovrebbe impossessarsi di una buona parte dell'Europa centrale e anche mediterranea, con questo anticiclone sul centro Europa che protegge in modo particolare le nostre regioni centro settentrionali, mentre il meridione dovrebbe essere lambito da corrente d'aria più fredda in arrivo dai Balcani.

Il riscaldamento globale

Si prevede che il Riscaldamento globale continuerà ad avere un impatto meteorologico devastante, forti precipitazioni, inondazioni, siccità estreme ed effetti duraturi su natura e salute delle persone. Il riscaldamento globale è indotto principalmente dall'uomo, dai carburanti fossili che allo stato gassoso rilasciano gas serra.

Soltanto nel secolo scorso la temperatura globale è cresciuta di 0,7°C, ma gli scienziati sostengono che entro la fine del 21° secolo la temperatura potrebbe aumentare dai 2°C ai 6°C. L'Unione Europea però, si dice sulla buona strada per tagliare le emissioni di gas serra entro il 2020.