Si è spento a 45 anni l'ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale. Sudan, questo il suo nome, lascia i soli due esemplari femmine nella riserva Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, dove viveva.
Lo staff della riserva ne ha dato il triste annuncio in un tweet postato nelle prime ore di questa mattina:
It is with great sadness that Ol Pejeta Conservancy and the Dvůr Králové Zoo announce that Sudan, the world’s last male northern white rhino, age 45, died at Ol Pejeta Conservancy in Kenya on March 19th, 2018 (yesterday). #SudanForever #TheLoneBachelorGone #Only2Left pic.twitter.com/1ncvmjZTy1
— Ol Pejeta (@OlPejeta) 20 marzo 2018
Elodie Sampere, portavoce della Ol Pejeta, lo descrive come un "gigante buono, dalle grosse dimensioni che spesso spaventavano i visitatori".
L'eredità di Sudan
Per far sì che la specie del rinoceronte bianco (Ceratotherium simum cottoni) non cessi di esistere, i ricercatori stanno lavorando per ricavare dall'animale il materiale genetico che servirà a inseminare i due esemplari femmine rimasti nella riserva.
Sudan, infatti, era giunto alla riserva nel 2009 con l'altro maschio Suni - spentosi poi nel 2014 - e le due femmine Najin e Fatu. I quattro esemplari provenivano dallo Dvur Králové Zo della Repubblica Ceca.
Nella triste occasione della morte di Sudan, l'amministratore delegato dell'Associazione WildAid, Peter Knights, spera in una mobilitazione delle coscienze a seguito della grave perdita, perché cessino di esistere tutte le forme di bracconaggio del corno di #rinoceronte, che secondo alcune culture dell'Asia sarebbe utile alla cura di certi disturbi.
Mattanza senza fine
Solo nel 1960 gli esemplari di rinoceronte #bianco si contavano in 2000, cifra oltremodo ridottasi a 15 nel 1984. Le cause di una tale mattanza sono da ricercarsi e nell'habitat sempre più ostile - reso tale dalla deforestazione - e nel bracconaggio. Il mercato nero dei corni vanta cifre che superano di gran lunga quelle che interessano altri materiali di scambio ben più noti alle cronanche, come le armi e la droga.
Isabella Pratesi, direttrice Conservazione di WWF Italia, a tal proposito parla di una vera e propria crisi della biodiversità, riflettendo sulla preoccupante velocità con la quale il pianeta sta perdendo molte delle sue specie, fenomeno per il quale l'uomo è tra i primi responsabili.
Le cifre dell'estinzione riportate su National Geographic via WildAid vedono 30.000 rinoceronti rimasti al mondo di cui 20.000 bianchi meridionali, 5.000 neri, 3.500 della sottospecie indiana, circa 100 esemplari di Sumatra e 60 di Giava.
Della sottospecie bianca settentrionale, ormai, restano solo le femmine Najin e Fatu. Per salvare l'intera specie dall'estinzione, nell'Aprile 2017 gli sviluppatori della popolare app Tinder e lo staff della Ol Pejeta avevano lanciato una campagna di sensibilizzazione.