Tim Miller, della Yale University, insieme ad una equipe di colleghi sono i protagonisti di questa scoperta. Inizialmente gli astronomi utilizzando solo il South Pole Telescope, in Antartide, con una risoluzione limitata, avevano pensato ad un ammasso contenente almeno tre galassie, la luce appariva confusa e risultava essere complicato dedurre considerazioni esatte dalle immagini che un solo telescopio forniva. La porzione di cielo esaminata era, inoltre, piuttosto limitata. Con l’aiuto del Atacama Large Millimeter Array (ALMA), telescopio situato in Cile, la risoluzione delle immagini è diventata più chiara e la struttura dell’ammasso galattico più facile da ricostruire.

Un ammasso di galassie

Con le prove che confermano hanno potuto dichiarare apertamente che si tratta di ben 14 galassie, distribuite in uno spazio con un diametro quattro volte superiore a quello della Via Lattea. Difficile da immaginare, ma non è la prima volta che gli astronomi ci sorprendono mettendo alla prova la nostra inventiva, al punto da farci rimanere increduli. Questo ammasso galattico, però, non smette di sorprendere. La sua posizione attira ancor più l’interesse degli scienziati. Essa sarebbe situata a 12,4 miliardi di anni luce dal nostro pianeta. Se si pensa che il Big Bang è avvenuto 13,7 miliardi di anni fa, risulta più facile dedurre come l’interessa verso questa struttura aumenti.

I fotoni, infatti, hanno viaggiato per 12,4 miliardi di anni per poi raggiungere la Terra e ci mostrano, non come appare ora questo concentrato di galassie, ma come appariva 12,4 miliardi di anni fa, quando la luce ha iniziato il suo interminabile viaggio. Seguire gli sviluppi potrà portare risposte e chiarimenti a numerosi interrogativi che gli astrofisici ancora non sono riusciti a risolvere.

Stelle giganti

Un altro primato dell’ammasso appena scoperto deve essere menzionato. In generale queste strutture sono i più grandi sistemi celesti tenuti insieme dalla gravità. Contengono spesso centinaia o, meno frequentemente, migliaia di galassie. Al loro interno si trovano miliardi di stelle, che vengono prodotte con particolari processi a velocità variabili.

Il primato del neonato ammasso riguarda proprio la velocità con cui vengono create le stelle. Si parla di velocità che superano da 50 a 1000 volte la velocità di formazione stellare della nostra Galassia. Un record astronomico. Non sono mancate le previsioni su quello che potrà accadere nel lontano futuro. Si pensa che, data la massa spropositata delle stelle all’interno dell’ammasso galattico (10.000 miliardi di masse solari) presto diventerà un’unica galassia ellittica con nubi di polveri e ulteriori galassie orbitanti. È uno dei pochi esempi che abbiamo di ammassi galattici ancora nel processo di formazione. Uno degli aspetti che ancora fanno dubitare gli scienziati riguarda le temperature che raggiungono i gas surriscaldati al loro interno, che possono raggiungere e superare il milione di gradi.