Sono le 12:32 ora locale - 00:30 in Italia - quando una scossa di terremoto di Magnitudo 6,9 scuote l'isola di Big Island, la più grande dell'arcipelago delle Hawaii. Al momento non si registrano vittime e danni alle infrastrutture principali, ma l'attività vulcanica continua e si temono gli effetti secondari del sisma.

La scossa più forte dal 1975

Quella dello scorso 5 Maggio è stata la scossa più forte registrata dal 1975 ad oggi a Big Island. A diramare il bollettino è stato il servizio geologico statunitense, che monitora da tempo l'attività vulcanologica e che dal 1959 presiede politicamente l'intera area.

L'epicentro è stato localizzato nel vulcano Kilauea, da qualche tempo protagonista di una preoccupante attività eruttiva. Nella medesima zona in effetti si trova anche l' Hawaii Volcanoes National Park, che già dal giorno precedente aveva bloccato preventivamente l'accesso al parco, si legge sul sito: "per la sicurezza dei visitatori e dei dipendenti".

Gli effetti del fenomeno: molta paura ma nessun danno alle infrastrutture.

Nonostante la concentrazione nell'area di infrastrutture, tra cui ben due aeroporti (quello di Hilo e di Kailua/Kola) e dell'università delle Hawaii,comunque, non si contano danni ingenti alle infrastrutture principali. Neppure del centro abitato di Pahoa: uno dei più importanti dell'isola.

Il quale, come del resto le altre zone insediate, è stato preventivamente evacuato causando la migrazione di migliaia di persone (1700 secondo le prime stime, ma potrebbero essere qualche migliaio). Gli abitanti hanno segnalato qualche disagio relativo al funzionamento delle linee elettriche. Ma la stessa compagnia energetica che fornisce corrente al paese: la Hawaii Electrics ha dichiarato che i problemi sono in via di risoluzione.

Paura per Gas nocivi, lava ed effetti sull'ecosistema.

A essere temuti sono, piuttosto, gli effetti secondari del sisma: non da ultimi le conseguenze della nube di gas alzatasi per via della fuoriuscita di magma dal vulcano. E che densa di sostanze nocive potrebbe abbattersi sui suoi abitanti o come pioggia acida sulle coltivazioni e sull'intero ecosistema - così ricco e così estremamente fragile.

É di poco tempo fà, peraltro, la notizia del divieto nell'isola di utilizzare creme solari con componenti chimici dannosi per l'Ambiente e che oggi vede una nuova minaccia - stavolta venuta direttamente dalla natura.

Un secondo timore è dovuto, poi, alla copiosa fuoriuscita di lava. Questa infatti sta letteralmente inghiottendo intere abitazioni e interessa ormai un'area estesa più di 120 km quadrati.

Effetto tsunami: possibile ma non probabile.

Così, mentre il centro hawaiano si trovava nel pieno dell'evento, nella comunità scientifica emergeva il timore di un nuovo effetto tsunami.

Era il Marzo 2011, infatti, quando a Fukushima, in Giappone, un' onda di Tsunami colpì l'omonima centrale nucleare causando quattro distinte esplosioni ad altrettanti reattori e la morte di due lavoratori.

Interrogata sul tema dalla CNN, la Vulcanologa, Wendy Stovall dello United States Geological Survey (l'equivalente dell'osservatorio del nostro istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia), ha prudentemente rassicurato: "uno tsunami è possibile ma non probabile".

L'attività vulcanica prosegue

Nel frattempo l'isola è ancora in stato d'allerta. Difficoltoso sembra essere per il momento il ritorno alle proprie abitazioni. L'attività vulcanica, anz,i appare in via di intensificazione. Nel frattempo continua lo sgombro di interi quartieri a rischio. voler restare nelle proprie abitazioni. ha dichiarato la Stovall, "sarebbe un grave errore".