La saga dei dinosauri, partita anni fa con il cult diretto da Spielberg, Jurassic Park, ipotizzava la "rinascita" dei grandi rettili preistorici a partire da un frammento di DNA trovato in una zanzara rimasta intatta nell'ambra. Purtroppo la tecnica è molto ottimistica e la Scienza non la supporta. Con il nuovo capitolo cinematografico dedicato ai dinosauri e con Jurassic World tornano alla ribalta i dubbi sulla possibilità di ricreare la specie estinta da una piccola porzione di geni.

I genetisti e i biologi sono concordi nel contestare questa possibilità e lo confermano con un articolo pubblicato su "The Conversation".

Alcuni ricercatori dell'Università del Kent, in Regno Unito, hanno ripristinato l'ipotetica struttura del genoma nei cromosomi dei dinosauri più conosciuti a partire da un antenato comune di uccelli e tartarughe, da cui si pensa derivino anche i grandi rettili estinti. Questo genoma sarebbe stato trasmesso ai dinosauri teropodi, come t-rex, velociraptor e alla maggior parte degli uccelli. Ma ricreare il genoma e riportare in vita i rettili sono due cose ben distinte.

Gli errori più eclatanti nel film

Ci sono delle incongruenze nella sceneggiatura a partire dall'impossibilità che il Dna di dinosauro rimanga intatto nella zanzara intrappolata nell'ambra. È stato già possibile trovare zanzare preistoriche contenenti sangue di dinosauro ma il codice genetico risultava compromesso.

Gli scienziati sono riusciti a ricostituire il Dna di uomini di Neanderthal e mammuth, ma mai di specie vissute più di 60 milioni di anni fa.

Un abisso incolmabile, che rende il Dna troppo frammentato e senza un modello su cui assemblare una copia. Neanche rana e uccelli funzionano: secondo gli scienziati non serve rimpiazzare "i buchi" con DNA di anfibio, come me si vede in Jurassic Park perché si otterrebbe un ibrido con difficoltà di sviluppo embrionale.

Neanche il corredo genetico dei volatili potrebbe colmare le lacune ed in ogni caso si otterrebbe solo un filamento di DNA che non garantisce lo sviluppo di un embrione.

L'embrione deriva da una complessa combinazione genetica e da stimoli ambientali coordinati con lo sviluppo cellulare. Oltre alla chimica è indispensabile anche un uovo di dinosauro ed abbiamo poche speranze di ritrovarlo intatto. In realtà alcuni dinosauri si sono evoluti negli uccelli e in questo modo sono sopravvissuti alle grandi estinzioni di massa, diversificandosi in migliaia di specie.