Il nostro clima dipende da numerosi fattori e le influenze sulle stagioni da parte del circolo Polare Artico si fanno sentire soprattutto in inverno. L'Europa e l'Italia dipendono dalla situazione in atto diversi chilometri più a nord: si parla infatti di Vortice Polare, una gigantesca struttura ciclonica le cui conseguenze ci interessano direttamente. Il Vortice Polare inizia a formarsi durante la stagione autunnale oltre il limite del Circolo Polare Artico: è un'area gigantesca di bassa pressione che include al suo interno l'aria fredda originata dalla calotta polare artica.

L'aria trova una via di uscita verso le zone di depressione più a sud, e quindi fino a noi, portandoci un abbassamento importante della temperatura. Il Vortice Polare non ha sempre lo stesso andamento perchè subisce l'influenza dei cambiamenti atmosferici al livello delle latitudini medie. Vale a dire che se il Vortice è compatto e freddo rimane entro i confini artici, e le nostre latitudini possono aspettarsi un clima più mite e tempo più stabile.

Il problema è il riscaldamento anomalo

Se invece si verifica una "crisi" del Vortice, come successo lo scorso anno, a causa del riscaldamento anomalo , gli effetti sono ben diversi. Il Vortice potrebbe scindersi in due rami o più, iniziando a migrare con il suo carico di aria gelida verso le nostre latitudini.

E' proprio la "rottura" del vortice che causa l'arrivo di aria gelida in Italia, e la casua di questa anomalia è l'afflusso di aria calda nella parte più alta dell'atmosfera, un fenomeno chiamato dai meteorologi stratwarming. Le Previsioni meteo a lungo raggio provenienti dai centri europei di ricerca preannunciano un riscaldamento anomalo nelle zone polari già nel mese di novembre.

L'aria calda giungerà nella regione atmosferica sovrastante Islanda e Groenlandia, e ciò potrebbe significare l'arrivo di nuclei di aria molto fredda in Italia, che potrebbe osservare brevi ma intensi anticipi d'inverno. L'arrivo dell'aria fredda, inoltre, creerebbe zone di depressione sui nostri mari che si traducono in possibili precipitazioni ripetute, soprattutto nel Centro Sud.

Piogge già da ottobre

Le previsioni annunciano pioggia e neve sulle Alpi già dal prossimo mese; la stagione autunnale sarà inaugurata da un anomalo spostamento dell'alta pressione verso nord che aprirebbe la cosiddetta "Porta Atlantica", un fenomeno meteorologico che consente alle perturbazioni oceaniche di raggiungere la nostra penisola, causando periodi di alta piovosità soprattutto nele regioni del Centrosud, con nubifragi e temporali di forte intensità. Potrebbero aver luogo anche fenomeni "estremi" dallo scontro tra l'aria fredda oceanica e quella calda locale.