Da questa mattina intorno alle 10 è in azione un nuovo sciame sismico sul Vesuvio: ci sono tate tre scosse più forti, di cui la maggiore di magnitudo 1.8, con un ipocentro localizzato ad una profondità di 2,7 chilometri. L'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato numerose altre scosse di minor entità, non avvertite dalla popolazione, mentre in qualche paese alle pendici del vulcano le principali sono state sentite. Nel napoletano torna di nuovo la paura che le scosse siano il preludio di qualcosa di più grande.
Borrelli (Verdi): 'Necessario completare i piani di evacuazione'
La scossa maggiore si è registrata pochi minuti dopo le 11 ed il suo epicentro è a 5 chilometri verso sud-ovest da Ottaviano. Sembra che lo sciame abbia avuto inizio intorno alla mezzanotte e da allora le scosse siano state una ventina. Nessuna di esse ha provocato danni, ma la popolazione è in allarme. La terra continua a tremare sotto il Vesuvio e diventa necessario, pertanto, completare i piani di evacuazione dei comuni che si trovano nella cosiddetta "zona rossa". La pensa in questo modo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che ha intenzione di chiedere alla Protezione civile di realizzare un'agenda per le simulazioni e prove di evacuazione per capire se esistono criticità e per poterle quindi rettificare in tempo utile.
Anche le abitazioni saranno sottoposte a verifiche antisismiche, soprattutto edifici pubblici come scuole, ospedali ed edifici comunali. Ci sono molti comuni della zona con un livello di manutenzione insufficiente che rischiano di non aver svolto tutti gli interventi strutturali richiesti.
Il rischio insegnato a scuola
Arriva da Napoli la richiesta di introdurre a scuola l'Educazione al Rischio, come approfondimento particolare che possa preparare i giovanissimi, educandoli alla prevenzione, alla tutela dell'ambiente e alla sostenibilità, così come affermato anche dalla presidentessa del Comitato Scientifico della Conferenza Internazionale per la Resilienza e la sostenibilità delle città che sorgono in ambienti pericolosi, Grazia Paolella.
La docente universitaria è esperta nell'organizzare attività di formazione e prevenzione soprattutto in materia di terremoti ed eruzioni vulcaniche. L'Osservatorio Vesuviano, per mezzo della direttrice Francesca Bianco, ha calmato gli animi minimizzando l'evento e definendolo "una normale attività" di un vulcano attivo, come lo è il Vesuvio, data la bassa energia dello sciame.