Scossa di Terremoto alle pendici del Vesuvio nella mattinata di oggi, sabato 1° dicembre. Il sisma, di scarsa entità, al momento sembrerebbe non aver causato danni né a cose né a persone, e nemmeno desta preoccupazioni tra gli esperti di sismologia e vulcanologia. La scossa sismica è stata registrata dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) dell'osservatorio vesuviano di Torre del Greco, in provincia di Napoli, proprio alle falde del pericolosissimo vulcano.
Il terremoto
Si tratta di una scossa di leggera intensità, avvenuta intorno alle ore 11:10 circa.
Gli esperti sismologi hanno stabilito che la scossa di terremoto ha liberato un'energia pari al grado di magnitudo 1,8 della scala Richter con un ipocentro collocato ad appena 1,1 chilometro di profondità dalla superficie terrestre. La scossa sismica è stata percepita chiaramente ai piani elevati di condomini, case ed abitazioni, in particolar modo nella zona della fascia costiera napoletana e nei paesi dell'entroterra vesuviano, tra i quali i comuni di Boscoreale, Torre del Greco, Trecase, Ercolano e Torre Annunziata. Alla scossa ha fatto seguito un fragoroso boato, che ha provocato tanta paura e spavento tra gli abitanti della zona. Preoccupazione e ansia anche nelle aree geografiche più prossime all'epicentro, soprattutto nei quartieri alti della zona orientale della città di Napoli e nei comuni della provincia napoletana come San Giuseppe Vesuviano e San Sebastiano al Vesuvio, dove numerose persone si sono riversate in strada spaventate.
Lo sciame sismico
Gli studiosi hanno classificato la scossa di oggi come un 'mini-terremoto', sebbene la bassissima profondità dell'ipocentro abbia fatto in modo che il sisma venisse percepito in maniera nitidissima anche a diversi chilometri di distanza. La scossa di terremoto di oggi, secondo gli esperti dell'Osservatorio Vesuviano, sarebbe da collocarsi in uno sciame sismico che sta colpendo in questi giorni l'area flegrea di Napoli.
Già pochi giorni fa, infatti, precisamente giovedì scorso, 29 novembre, un'altra lieve scossa fu registrata alle pendici del Vesuvio con epicentro tra i comuni di Massa di Somma, Somma Vesuviana e Terzigno. In quel caso, però, il sisma fu leggermente più forte (2.3 gradi di magnitudo), ma fu avvertito in maniera meno chiara in quanto si propagò ad una profondità di due chilometri. I sismologi rassicurano la popolazione sul fatto che si tratta di uno sciame sismico che non deve allarmare perché rientra nelle normali e regolari attività del vulcano.