Il megalodonte, il più grande squalo mai esistito e diventato famoso grazie a documentari, libri e film, secondo nuove ricerche potrebbe essersi estinto ben prima di quanto si fosse sempre creduto. Inoltre sembrerebbe che l'evento si sia verificato a causa dell'avvento degli squali bianchi, che conquistarono i mari al loro principale concorrente.
La misteriosa estinzione del megalodonte
Il megalodonte, secondo una nuova ricerca, potrebbe essersi estinto oltre un milione di anni prima rispetto a quanto si credeva. Uno studio precedente stimava che questa specie fosse scomparsa 2,6 milioni di anni fa, e la sua fine e quella di altre specie marine veniva collegata a una supernova (l'esplosione di una stella morente, avvenuta nello stesso periodo).
Si riteneva infatti che le radiazioni causate dai raggi cosmici che colpirono il nostro pianeta avrebbero potuto causare un enorme picco nei tassi di cancro tra gli animali più grandi.
Un riesame dei reperti fossili ha però condotto ora gli esperti a nuove conclusioni. L'Otodus megalodon, che poteva crescere fino a 59 piedi di lunghezza, quasi tre volte più grande del più grande squalo bianco mai registrato - potrebbe essersi estinto in realtà 3,6 milioni di anni fa, proprio a causa dell'aumento delle dimensioni del cugino più piccolo.
Un team di ricercatori guidati dal paleontologo Robert Boessenecker del College of Charleston, nella Carolina del Sud, ha scoperto che esistono fossili del Megalodonte fino alla fine dell'epoca pliocenica (3,6 milioni di anni fa).
Tutti i fossili successivi hanno invece una datazione imprecisa, e probabilmente provengono da altre specie, il che cambierebbe del tutto le carte in tavola. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Life and Environmental Sciences.
I commenti dei paleontologi
Il dottor Boessenecker ha dichiarato: "Abbiamo utilizzato lo stesso set di dati dei precedenti ricercatori.
Controllando però accuratamente ogni fossile, abbiamo scoperto che la maggior parte delle date calcolate presentava diversi errori: c'erano fossili con date troppo imprecise e fossili erroneamente identificati".
"Dopo aver ricalcolato con accuratezza tutte le datazioni e aver riesaminato tutti i dati, abbiamo scoperto che l'estinzione del Megalodonte deve essere avvenuta almeno un milione di anni prima di quanto stabilito in precedenza".
I ricercatori dunque hanno concluso che la competizione con il grande squalo bianco moderno è una ragione più probabile per l'estinzione del megalodonte.
I grandi bianchi si presentano infatti per la prima volta nella documentazione sui fossili circa 6 milioni di anni fa e soltanto nell'Oceano Pacifico. Ma già a partire da 4 milioni di anni fa divennero comuni negli oceani di tutto il mondo."Crediamo che questa breve sovrapposizione (3,6 - 4 milioni di anni fa) sia stata sufficiente per far diffondere i grandi squali bianchi in tutto il mondo, finendo per conquistare i territori del megalodonte e portandolo all'estinzione" ha concluso il dottor Boessenecker.