L’aumento del costo del gas ci fa andare alla ricerca di nuovi metodi che potrebbero permetterci di risparmiare qualche soldo sulla bolletta. In cucina, per esempio, sarebbe utile provare a cucinare senza tenere costantemente i fornelli accesi e per cercare di evitare inutili sprechi ci viene incontro un metodo di cottura usato dai nostri antenati, nato intorno agli anni Quaranta: la cassetta di cottura.
Che cos’è la cassetta di cottura?
La cassetta di cottura è un metodo di cottura antico adatto per le preparazioni delle pietanze a cottura lenta (come carni in umido, minestroni e zuppe) e che non debbano essere costantemente “sorvegliate”.
Si tratta di una scatola di legno coibentata con della lana e con un coperchio con la chiusura ermetica. Per cuocere i cibi basta riporre la pentola all’interno della scatola e, una volta chiusa ermeticamente, sarà il calore della lana a compiere tutto il lavoro.
Ovviamente i cibi non possono essere riposti all’interno della cassetta a freddo. Infatti prima è necessario portare la pietanza alla giusta temperatura, dopodiché basta coprire la casseruola con il coperchio, avvolgerla in un panno e porla all’interno della cassetta, dove terminerà il suo processo di cottura.
Con la cassetta di cottura i cibi cuociono lentamente a una temperatura che oscilla tra i 60 e i 70 gradi centigradi. Un metodo utilissimo per risparmiare sul gas, visto che la cottura in cassetta non prevede l’impiego di nessun tipo di combustibile.
Quali sono i vantaggi della cassetta di cottura?
Oltre al notevole risparmio di gas, la cassetta di cottura, come l’uso della pentola a pressione, permette di mantenere il gusto e le proprietà nutrizionali della pietanza grazie alla mancata dispersione del vapore.
La cassetta può essere rivestita anche in feltro o in cotone, l’importante è che venga coibentata con la lana.
Infatti alla base della cassetta di cottura c’è proprio il principio dell’inerzia termica della lana, che permette alla pentola di trattenere il calore, consentendo una cottura lenta e costante.
Quali sono gli altri usi della cassetta di cottura?
Grazie alla chiusura ermetica, la cassetta di cottura è adatta anche per le conservazioni a freddo dei cibi nel periodo estivo, basta non accostarla a una fonte di calore.
È ottima per le ricette che richiedono un processo di fermentazione, come per esempio la preparazione dello yogurt, oppure per agevolare la lievitazione di un impasto.
Infatti la giusta temperatura per una buona lievitazione si aggira tra i 25 e i 30 gradi centigradi, e nelle stagioni più fredde, per favorire questo processo, si ricorre all’uso del forno a basse temperature o alla semplice accensione della luce del forno stesso, portando così a uno spreco di energia.
Con la cassetta di cottura, invece, l’impasto lievita naturalmente alla giusta temperatura, lontano da tutti quegli elementi che possono compromettere la lievitazione, come l’umidità e il freddo.