Incredulità e sgomento per quanto accaduto a Brescia tra le 11:30 e le 15:30 del 4 aprile 2018: un uomo, Cosimo Balsamo, 67enne pregiudicato, a bordo di un'auto ed armato di un fucile e di una pistola, ha seminato il panico nella provincia lombarda, causando la morte di due persone. Si è introdotto in una ditta specializzata nel commercio di veicoli industriali sita a Flero, uccidendo un imprenditore 78enne, Elio Pellizzari, e ferendone un altro. Dopodiché si è impossessato di un’auto e si è diretto a Vobarno, località bresciana a un'ora circa di distanza.
Lì ha freddato un'altra persona: un uomo di 61 anni che era stato suo coimputato in un processo che vedeva Balsamo condannato per associazione a delinquere per furto aggravato. Le forze dell’ordine hanno provato a circondare l’uomo nel tentativo di bloccarlo sulle varie vie di fuga, grazie all'aiuto dei lettori targa dissipati su tutta la provincia.
Terrore e panico nel bresciano: due vittime
Le vittime sono due imprenditori, il primo di Flero e il secondo di Carpeneda di Vobarno. Dopo averle uccise, il killer si è suicidato. Ma prima di togliersi la vita, il tragitto di Cosimo Balsamo è stato molto lungo ed è durato ben quattro ore e mezza: l'uomo ha vagato dalla Val Trompia fino a recarsi poi nella Bassa.
In seguito, ha scelto di recarsi presso un Market di Azzano Mella e, all'interno della vettura, si è tolto la vita con le proprie armi. Avendo, infatti, visto due pattuglie del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri che lo stavano braccando, ha deciso di farla finita sparandosi un colpo alla testa.
Le motivazioni della tragedia
Nel mese di gennaio 2018, Balsamo aveva inscenato una clamorosa protesta dal tetto di palazzo Zanardelli, a Brescia centro, sul quale era salito per opporsi in modo plateale alla confisca della sua abitazione, come sanzione accessoria per i reati per cui lo stesso era stato condannato. Il killer, che è originario di Roncadelle, nel bresciano, era stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al furto e al riciclaggio.
Parecchio odio e tanta rabbia hanno portato Cosimo Balsamo al gesto inconsulto.
''Mi hai rovinato la vita'', ha urlato ad una vittima prima di ucciderla. La seconda vittima, invece, è una sua vecchia conoscenza: Balsamo e l'imprenditore 61enne erano stati arrestati insieme nei primi anni 2000 per una storia di furti e riciclaggio. I sentimenti di rancore e di vendetta risultano essere i moventi che hanno portato a questo tragico e drammatico epilogo.