Altavolo delle trattative c'erano lui, il venditore, l'altro, l'acquirente, e un altro ancora, che non è nè acquirente nè tantomeno compratore, ma una sorta di garante, di controllore, come dirà lui stesso al "Fatto Quotidiano" che, nella sua edizione on line, riporta la notizia. Dunque è tempo di svelare l'identità dei personaggi e l'occasione per cui si sono riuniti intorno a un tavolo.

Partiamo dal fondo: la trattativa è quella per la vendita della F.C. Bologna, società appena retrocessa nella serie cadetta, ma questo è forse l'ultimo dei suoi problemi attuali, e che rischia molto concretamente e realisticamente di fallire.

Così il presidente Albano Guaraldi si è recato a Treviso per incontrare un possibile compratore della società emiliana, il re del caffè italiano, il patron della Segafreddo, Massimo Zanetti. Tuttavia i due non erano solo a discutere dei conti della società, della sua situazione presente e delle sue prospettive future, perchè con il presidente Guaraldi, c'era anche tale Fabbroni Christian, capo ultrà del gruppo Beata Gioventù, e uno dei primi e maggiori contestatori del presidente uscente del Bologna.

Fabbroni è stato introdotto a Zanetti come un consulente esterno alla società dal presidente Guaraldi e dall'ad. del Bologna, come lo stesso Fabbroni ha rivelato al "Fatto", ed ha esaminato assieme agli altri presenti i conti della società, fungendo un pò come un controllore, per conto dei tifosi, al fine di vigilare contro una dirigenza rea di avere mentito per decenni ai tifosi della squadra rossoblu.

Un pò come un politico qualunque. Peccato che in quel caso non si veda mai nessun cittadino tanto interessato alla situazione da assumersi il ruolo di controllore e vigile. Del resto si sa che lo sport unisce, mentre la politica divide.