Mondiali di Calcio 2014 - C'è pur sempre un terzo posto in palio nella finale di consolazione contro l'Olanda all'Estadio Nacional di Brasilia sabato sera alle ore 22.00. Ma il Brasile è letteralmente sotto shock dopo le scoppole rimediate dalla Germania in semifinale: alla finale per il terzo posto, che storicamente è una delle partite meno vendute del Mondiale, nel senso che quasi tutti i tagliandi sono prenotati da acquirenti locali e poi venduti al miglior offerente, non pensava proprio nessuno. Al punto che c'è il rischio reale per i bagarini brasiliani di un'altra debacle in fase di vendita.

Perché per vedere la finalina di consolazione non c'è certamente la coda di tifosi verdeoro. E sono molti i tifosi olandesi, alcune migliaia che si sono trattenuti per tutta la durata del Mondiale, che hanno già prenotato il ritorno a casa.

La chiamano finale di consolazione: ma c'è poco da consolare. L'Olanda ha perso quasi senza giocare la sua seconda semifinale su cinque, e una grande occasione di riscatto dopo il pessimo Europeo di due anni fa. Il Brasile è letteralmente sconvolto per la brutta figura internazionale rimediata in patria. E il pubblico è quasi spaccato da quanto è accaduto. Molti sono furiosi per la vergogna, e perché la gente brasiliana non meritava una figuraccia del genere.

Altri, e non sono pochi, sono invece contenti che questo Mondiale non abbia un lieto fine: "Sarebbe stata una vittoria politica, e qui tra poco abbiamo le elezioni - dicevano alcuni tifosi fuori dal Mineirao - una vittoria del Brasile avrebbe illuso la gente che tutto va bene. E invece le cose che devono cambiare sono molte...".

D'altronde le proteste che hanno fatto capolino prima del Mondiale e durante la competizione in corso non sono immotivate. Scolari nel frattempo ha deciso di andare fino in fondo: "Non mi dimetto perché il mio lavoro non è ancora finito" ha risposto ieri il CT ai giornalisti che chiedevano se volesse autoescludersi già prima della finale.

Di sicuro il Brasile sotto l'aspetto della dirigenza calcistica uscirà azzerato da questa esperienza e dovrà ricostruire su un cumulo di macerie non da poco.

Se del Maracanazo di 64 anni continuano a parlare ancora adesso, figuriamoci per quanto tempo ancora aleggerà il fantasma di questo 7-1 subito in casa dalla Germania.